Tra gli ospiti speciali, uno ha lasciato il segno: Tullio Crespi, l’Enzo Ferrari d’Argentina, balzato alle cronache come costruttore delle monoposto di Ayrton Senna, protagoniste della serie di grande successo proposta da Netflix. Carisma da vendere, passione autentica: chiacchierare con lui è stato un privilegio. Emozionante anche vedere la McLaren girare in pista, guidata da Luciano Crespi, suo figlio e stuntman nella serie televisiva, con addosso la tuta e il casco originali del campione. Non l’auto vera, certo, ma a Imola – il circuito indissolubilmente legato al nome di Ayrton – i brividi sono stati autentici. Ed è proprio qui che, davanti a una sala gremita, è stata presentata la nuova Fondazione Ayrton Senna Italia. Alessandro Rasponi, Mauro Baldini e Pietro Ferrari hanno ufficializzato la nascita dell’associazione, con la missione di tramandare la leggenda del brasiliano attraverso eventi, mostre e iniziative dedicate ai giovani. A loro il sindaco di Imola, Marco Panieri, ha affidato anche la cura della statua di Ayrton al Parco delle Acque Minerali, già meta di pellegrinaggio.