di
Enea Conti
Lei ha 9 anni ed è caduta nelle acque del porto. Giovanni Giugliano, 44 anni, l’ha salvata: «Ero fuori servizio, ho sentito le urla. Il suo papà stava parcheggiando l’auto». Poi a cena tutti insieme per mettere da parte lo spavento
«Quando ho intravisto la carrozzina con la bimba scivolare in acqua non ci ho pensato due volte: ho pensato ai miei figli e mi sono tuffato per salvarla».
Giovanni Giugliano, 44 anni, è un carabiniere in servizio a Riccione, dove è appuntato scelto dell’Arma. Domenica 20 luglio era fuori servizio e con la famiglia si stava godendo i fuochi d’artificio che hanno chiuso l’antica festa della «Madonna del Mare», sulle banchine del porto canale. All’improvviso una bimba disabile di 9 anni è caduta nelle acque del porto, legata per la sua sicurezza ad una carrozzina. Ed è stato lui, Giugliano, a trarla in salvo. La bimba era in vacanza a Riccione con la famiglia, marito e moglie e fratello, arrivati in Romagna da Varese.
Giovanni Giugliano, il suo gesto ha fatto scalpore e c’è già chi parla di encomio. Ci racconta che cosa è accaduto?
«Ero fuori servizio con la mia famiglia alla festa di paese a Riccione, durante i fuochi d’artificio di mezzanotte. Io avevo in braccio mio figlio, il più piccolo dei tre e stavo guardando come quasi tutti lo spettacolo pirotecnico. Eravamo sulle banchine del porto canale, quando all’improvviso ho sentito urlare un uomo da una barca che galleggiava in acqua. “Il passeggino», aveva gridato, sbracciandosi. In un istante mi sono girato e ho avuto la lucidità di capire che la bambina era seriamente in pericolo».
Che cosa stava accadendo?
«Questo passeggino, attrezzato per trasportare in sicurezza questa bambina disabile stava letteralmente cadendo in acqua. Ed era sprofondato. Mi sono tuffato di istinto, poi ho visto anche una signora tuffarsi. Mi ha aiutato a recuperare la carrozzina in pochi istanti in tanti si erano precipitati. Abbiamo slegato le sicure della carrozzina perché la bimba era rimasta impigliata».
Ha visto i genitori?
«Si i genitori e il fratello, tutte persone molto apprensive. Le classiche brave persone. Purtroppo è stato un istante a tradirli, sono cose che possono capitare. Il padre al momento dell’incidente era andato a parcheggiare l’auto, la madre era visibilmente e comprensibilmente agitata. Succede di rado ma un insieme di coincidenze sfortunate può provocare questi incidenti e non credo che sia giusto giudicare, parlare di disattenzioni o altro. In tanti guardavamo i fuochi d’artificio. Io ho avuto molta paura. Quando ho sentito quell’uomo urlare in un istante ho pensato ai miei figli. Ho provato empatia per quei genitori, mi sono messo nei loro panni e non ci ho pensato un secondo a tuffarmi».
Che cosa le hanno detto i genitori?
«Quando abbiamo riportato sulla banchina la bimba e uso il plurale anche per citare la donna che si era tuffata poco dopo di me, tante persone si sono avvicinate mostrandoci tutto il loro calore. Con la famiglia siamo già in buoni rapporti qualche giorno dopo siamo stati tutti insieme in un ristorante, anche per mettere da parte lo spavento che c’era stato. Sono turisti in vacanza a Riccione per un mese, partiranno il 31 luglio ed erano arrivati il primo luglio».
Lei invece dove ha prestato servizio?
«Sono sempre stato a Riccione. Sono originario della Campania come mia moglie ho tre figli».
22 luglio 2025
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