Jimmy Kimmel Live, lo show del comico e conduttore televisivo più famoso di Hollywood in onda finora sulle reti di Abc, sarà interrotto mmediatamente e per un “futuro prevedibile” dopo le parole pronunciate dal presentatore su Charlie Kirk. Nel corso dello show di lunedì, Kimmel aveva accusato i repubblicani di voler sfruttare politicamente la morte dell’attivista, attribuendo le responsabilità alla sinistra. “I Maga hanno fatto di tutto per ottenere punti politici su questo”, ha detto lo showman, sottolineando che il ragazzo arrestato per l’omicidio, Tyler Robinson, è cresciuto invece in una famiglia conservatrice. Kimmel aveva poi montato un filmato in cui Donald Trump parlava con i giornalisti della sua reazione alla morte di Charlie Kirk, per deviare sul tema della sala da ballo in costruzione alla Casa Bianca. Trump “è nella quarta fase del lutto”, aveva detto Kimmel: “Costruzione, demolizione, costruzione: questo non è il modo in cui un adulto elabora il lutto per l’omicidio di qualcuno che chiama amico, è il modo in cui un bambino di quattro anni piange un pesciolino rosso”.
Le polemiche e il boicottaggio
La trasmissione aveva avuto una coda polemica. Erano arrivate le minacce del presidente della Federal Communications Commission (Fcc), Brendan Carr, che nel corso di un podcast aveva parlato di possibili azioni contro la Walt Disney, il colosso a cui fa capo Abc. Nei mesi scorsi proprio l’emittente ha patteggiato per 15 milioni una causa con il presidente, che l’aveva accusata – insieme al giornalista George Stephanopoulos – di diffamazione.
La decisione della Abc di sospendere il Jimmy Kimmel Live è arrivata dopo che Nexstar Media Group aveva dichiarato che avrebbe smesso di trasmettere lo show sulle sue 32 affiliate con le quali raggiunge il 70-80% delle famiglie americane: “Non riflette i nostri valori, parole prive di delicatezza”, ha dichiarato l’azienda. “Le emittenti locali hanno l’obbligo di servire l’interesse pubblico. Sebbene questa possa essere una decisione senza precedenti, è importante che le emittenti respingano la programmazione Disney che ritengono non sia all’altezza del valore della comunità”, ha commentato Carr su X elogiando la decisione.
(reuters)
L’esultanza della Casa Bianca
Kimmel è da tempo considerato un avversario del presidente Donald Trump. Quando Stephen Colbert ha annunciato la chiusura del suo show, il tycoon aveva attaccato: “Si dice che Jimmy Kimmel sarà il prossimo ad andare via dalla lotteria del Late Night e poi Fallon”. E dopo lo stop a Kimmel è arrivato il plauso esplicito della Casa Bianca: “Ottima notizia per l’America: il Jimmy Kimmel Show, in difficoltà con gli ascolti, è stato cancellato. Congratulazioni alla Abc per aver finalmente avuto il coraggio di fare ciò che doveva essere fatto”, ha scritto Trump sul suo social media Truth. Il presidente ha poi preso di mira altre due star televisive: “Restano Jimmy Fallon e Seth Meyers, due perdenti, su Nbc”, ha commentato.
Il ban per Antifa: “Sono terroristi”
Subito dopo, è arrivato un altro ban annunciato sui social: Trump ha infatti designatoil gruppo antifascista di estrema sinistra Antifa come una della maggiori organizzazioni terroristiche e ha raccomandato che “coloro che finanziano Antifa siano indagati a fondo in linea con i più alti standard legali”. Trump definisce Antifa come un “disastro pericoloso di estrema sinistra”.