ADRIA – «Non riesco ancora a crederci. Mi sembra di vivere in un film. Vedo il mio bimbo attaccato alle macchine e mi sembra che sia ancora vivo. È ancora bellissimo. Non riesco a credere che sia morto». In attesa dell’espianto degli organi, che verrà effettuato tra oggi e domani, Genny Cavallaro, la 47enne, originaria di Cavarzere, madre del piccolo Mattia Restuccia, il bimbo di sette anni morto a seguito delle conseguenze di un incidente stradale, chiede giustizia per suo figlio. «Chi ha ucciso Mattia – dice, mentre sta tornando ad Adria da Padova, in macchina con l’altro figlio Christian, avuto da una precedente relazione – deve pagare e finire in galera». Il dolore per la morte di Mattia la sta distruggendo giorno dopo giorno anche se lei si è fatta forza e ha deciso di donare gli organi del figlioletto per regalare una nuova aspettativa di vita ad altri bimbi. «Non ho ancora metabolizzato – conclude – la morte di mio marito Pasquale – ma un dolore come questo è difficile comprenderlo se non si è madre e non lo si prova sulla propria pelle».