Il tecnico nerazzurro è intenzionato a presentare delle novità tattiche e di atteggiamento rispetto al recente passato
La nuova Inter di Cristian Chivu, dopo il Mondiale per Club e le meritate vacanze, ha iniziato a lavorare ad Appiano Gentile in vista della stagione 2025/26. Il neo tecnico nerazzurro, come già si era potuto intravedere negli Stati Uniti, è intenzionato a proporre delle novità dal punto di vista dello schieramento tattico e dell’atteggiamento. Così scrive La Gazzetta dello Sport: “Il tecnico s’è impossessato di Appiano. Stavolta davvero, non come quei giorni di inizio giugno in cui tutto pareva appeso e non si capiva bene se fosse l’inizio di una nuova storia o la fine di quella vecchia. Ieri Chivu ha messo gli occhi sui test fisici dei suoi giocatori, facendo la spola tra palestra e campo. Nessun discorso alla squadra: ci sarà tempo e modo di farlo, magari già domani con i primi (due) veri allenamenti. Ma quel che ha in testa s’è capito già”.
La rivoluzione di Chivu—
“L’Inter è dentro una rivoluzione. Tattica e filosofica, nel modulo e negli uomini. Le quattro stagioni di Inzaghi hanno prodotto una strada a senso unico. A lungo soddisfacente, non si può dire il contrario. Ma l’Inter si è specializzata in un solo spartito. E questo spartito lo suonavano praticamente sempre gli stessi. La formazione come un ritornello, s’è visto negli ultimi due mesi della scorsa stagione quanto la cosa abbia finito per nuocere. Chivu ha deciso per una svolta netta. Ha scelto di avvicinare l’Inter al modello europeo: tre punte, tre giocatori offensivi a dividersi trequarti e attacco. È la scia delle big della Champions: di fatto tutti giocano col tridente, sono rarissime le eccezioni. L’Inter, con Lookman, vuole posizionarsi lì. È logico credere che, a fronte di un investimento come quello di Lookman, il modulo di riferimento per forza di cose diventerà il 3-4-2-1: non è pensabile spendere oltre 40 milioni — perché così finirà — per un’alternativa e basta. Il 3-5-2, da legge indiscussa e indiscutibile, diventerà il backup, il modulo di riserva, la certezza cui appoggiarsi quando magari il mare sarà un po’ più agitato. E poi c’è la terza via. Qualcosa s’è già visto al Mondiale per Club, Chivu non disdegna il 3-4-1-2, chissà che sulla trequarti non possa essere ripescato pure Calhanoglu, che in passato quel ruolo l’ha ricoperto”.
Gli intoccabili—
“C’è tempo per approfondire. Ma un messaggio può già essere letto: l’Inter è meno monotona rispetto al passato, o almeno lo sarà quando avrà davvero Lookman. La conseguenza è anche negli uomini: tra i giocatori di movimento solo in tre hanno il posto garantito. Chiamiamolo il governo di Chivu: i tre ministri col portafoglio sono Lautaro, Barella e Bastoni. Sono loro, solo loro, ad avere un vantaggio sensibile sulle alternative, qualsiasi sia il modulo di riferimento. Non significa che non riposeranno mai, ma che continueranno a essere le colonne”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA