Non solo colleghi, ma complici e amici per decenni: Jane Fonda e Barbra Streisand hanno scelto parole piene di affetto e riconoscenza per ricordare Robert Redford, leggenda del cinema e presenza indimenticabile nelle loro vite. Jane Fonda, che con lui ha girato quattro film, ha raccontato di aver pianto per tutta la mattina: «Bob ha fatto davvero la differenza, in tutti i modi migliori. Rappresentava un’America che oggi dobbiamo continuare a difendere. Ha rivoluzionato il cinema indipendente e ci ha fatto innamorare in tanti film. Mi sento molto fortunata ad aver girato con lui uno dei suoi primi grandi successi, A piedi nudi nel parco – mi innamorai perdutamente di lui su quel set – e il suo ultimo, Le nostre anime di notte. Pensavo di andarlo a trovare in questi ultimi mesi, per essere sicura che fra noi fosse tutto a posto, ma non l’ho fatto in tempo. Ho imparato la lezione: quando si è alla nostra età, alla fine degli ottant’anni, non bisogna aspettare».

In un’altra dichiarazione, l’attrice ha aggiunto: «Mi ha colpito duramente leggere che Bob non c’era più. Non riesco a smettere di piangere. Ha significato molto per me ed era una persona splendida sotto ogni aspetto. Rappresentava un’America per cui dobbiamo continuare a lottare».

Barbra Streisand, che accanto a lui ha scritto una delle storie d’amore più celebri della storia del cinema, quella di Come eravamo, lo ha ricordato con parole piene di gratitudine: «Ogni giorno sul set di Come eravamo era eccitante, intenso e pura gioia. Eravamo così opposti: lui veniva dal mondo dei cavalli, io ne ero allergica! Eppure continuavamo a cercare di scoprire qualcosa di più l’uno dell’altra, proprio come i nostri personaggi». Poi il ricordo più intimo: «Bob era carismatico, intelligente, intenso, sempre interessante, e uno dei migliori attori di sempre. L’ultima volta che l’ho visto, era venuto a pranzo da me: parlammo d’arte e decidemmo di scambiarci i nostri primi disegni. Era unico, e sono così grata di aver avuto l’opportunità di lavorare con lui». Dalle lacrime di Fonda al sorriso grato di Streisand emerge il ritratto più sincero di Robert Redford: non l’icona irraggiungibile, ma un amico, compagno di viaggio.