Il centrocampista croato, prelevato dalla Dinamo Zagabria, si candida da subito a un ruolo da protagonista

Era tra i pochi volti nuovi dell’Inter durante il Mondiale per Club. Attorno a lui c’era grande curiosità, e le prime sensazioni sono state decisamente positive: Petar Sucic ha già mostrato alcune delle sue qualità, e sono in molti a pensare che possa ritagliarsi un ruolo da protagonista fin da subito.

Così scrive La Gazzetta dello Sport: “In aprile la Dinamo Zagabria ha annunciato che dal 1° giugno Zvonimir Boban sarebbe stato il nuovo presidente, ma il club croato ha ceduto Petar Sucic lo stesso all’Inter. La parola era data, l’affare fatto, e neppure Boban avrebbe potuto dirottare Sucic al “suo” Milan. Sarà inevitabile paragonare Sucic a Boban perché qualche affinità c’è, la personalità per esempio. Al Mondiale per club negli Usa, Sucic non scappava mai dal pallone, quasi lo reclamava, e questo è un ottimo segno”.

“Sucic ha fisico e piede, intuizioni e visioni, non gli manca nulla per diventare un punto fermo del centrocampo interista, bisognoso di forze fresche perché Calhanoglu ha 31 anni e Mkhitaryan a gennaio ne compirà 37. Sucic non è e non sarà Boban, non carichiamolo di accostamenti pesanti. Ci sarebbe anche Modric, tra i centrocampisti croati illustri, ma lasciamo perdere. Sarebbe già molto se si avvicinasse a Brozovic, però alla fine sarà se stesso. Per quello che si è visto negli Usa, ci sembra che possa giocare ovunque, tra una trequarti e l’altra. Le potenzialità sono notevoli”.