Per farsi un’idea esatta di cosa ha detto Netanyahu, andremo ad analizzare le sue testuali parole. Durante il suo intervento, il primo ministro ha delineato diversi fattori che contribuiscono al crescente isolamento diplomatico di Israele. Il suo discorso ha dipinto uno scenario in cui il Paese appare “sotto assedio mediatico”, con rivali e “finti alleati” pronti a strumentalizzare la condotta bellica israeliana per interessi particolari. In primis ha sottolineato l’influenza politica delle comunità di immigrati musulmani in Europa, che a suo dire ha spinto i loro governi ad adottare posizioni critiche nei confronti dello Stato ebraico in relazione al conflitto di Gaza. Il premier ha poi evidenziato il ruolo delle tecnologie digitali, inclusa l’intelligenza artificiale, “sfruttate da Stati come il Qatar e la Cina per condurre operazioni di influenza” sui social “per screditare Israele”. Queste sono state le premesse che, sempre secondo Bibi, dovrebbero giustificare le prossime mosse dello Stato ebraico.