La Disney ha sospeso a tempo indeterminato lo show di Jimmy Kimmel. Una decisione comunicata all’improvviso tanto che gli ‘ospiti del giorno’ attesi allo “El Capitan Theatre”, uno storico cinema di Hollywood di proprietà della Walt Disney Company, erano già in viaggio per Los Angeles. Lo strappo si è consumato dopo le dichiarazioni del Presidente della Commissione federale per le comunicazioni degli Stati Uniti, Brendan Carr. Ospite in un podcast, commentando le reazioni alla morte di Charlie Kirk, il capo dell’autorità di regolamentazione dei media statunitense ha parlato di possibili azioni per “revocare le licenze di affiliazione ad Abc”: emittente televisiva, che ospita il “Jimmy Kimmel Live!”, controllata dalla galassia Disney. Sotto accusa sono finiti i commenti del comico e presentatore su come i repubblicani avrebbero cercato di sfruttare politicamente la morte dell’attivista Maga (Make America Great Again) e fatto di tutto per nascondere che l’omicida, Tyler Robinson, sia cresciuto in una famiglia conservatrice.
The MAGA Gang desperately trying to characterize this kid who murdered Charlie Kirk as anything other than one of them and doing everything they can to score political points from it
“Il mondo Maga sta cercando disperatamente di caratterizzare questo ragazzo che ha assassinato Kirk come qualsiasi cosa tranne che uno dei loro, e sta facendo di tutto per ricavarne vantaggi politici”. Suona più o meno così la ‘frase incriminata’ di Kimmel che Carr ha definito “disgustosa” e “uno sforzo concertato per cercare di mentire al popolo americano”. Gli attriti tra il presentatore e l’attuale presidenza erano già noti. Nella puntata odierna sarebbe andato in onda un filmato in cui Trump parlava coi giornalisti della sua reazione alla morte di Charlie Kirk, per poi passare alla sala di ballo in costruzione alla Casa Bianca. “Trump è nella quarta fase del lutto” aveva detto Kimmel: “Costruzione, demolizione, costruzione: questo non è il modo in cui un adulto elabora il lutto per l’omicidio di qualcuno che chiama amico, ma piuttosto il modo in cui un bambino di quattro anni piange un pesciolino rosso”. Controparte – quando il comico Stephen Colbert ha annunciato la chiusura del suo show – Trump aveva attaccato: “Si dice che Jimmy Kimmel sarà il prossimo ad andare via dalla lotteria del Late Night e poi Jimmy Fallon”. A loro si è aggiunto Seth Meyers, citato nel post, conduttore del Late Night show sulla Nbc.
Trump celebra la decisione della Disney su ABC di sospendere la trasmissione di “Jimmy Kimmel Live” (Reuters/SOCIAL MEDIA WEBSITE)
A conferma è arrivato puntuale il commento del Presidente su Truth: “Una grande notizia per l’America” ha scritto Trump. “Il Jimmy Kimmel Show, in difficoltà con gli ascolti, è stato CANCELLATO” ha continuato aggiugendo: “Congratulazioni alla Abc per aver finalmente avuto il coraggio di fare ciò che doveva essere fatto. Kimmel ha ZERO talento e ascolti persino peggiori di Colbert”.
Non mancano le reazioni. Lo stesso Carr ha dichiarato: “Le emittenti locali hanno l’obbligo di servire l’interesse pubblico. Sebbene questa possa essere una decisione senza precedenti, è importante respingere una programmazione che non sia all’altezza della comunità”. Per il senatore democratico del Massachusetts Ed Markey, “il messaggio del Presidente” sarebbe una minaccia velata a ogni emittente del Paese: “Adottate la linea Maga o la Commissione Federale per la Censura vi perseguiterà”.
C’è dell’altro, recentemente Abc News ha patteggiato una causa milionaria con il Presidente accettando di versare 15 milioni di dollari in ‘beneficenza’ per la biblioteca presidenziale di Trump – ancora da costruire – per le affermazioni diffamanti di George Stephanopoulos. In onda a ‘This Week’, il giornalista affermò che “Trump è stato ritenuto civilmente responsabile dello stupro della scrittrice E. Jean Carroll”.