Promozione della salute e del benessere le tematiche al centro dell’incontro tenutosi oggi in Fiera del Levante di Bari. Un’occasione per fare il punto sullo stato del sistema sanitario regionale, con particolare riferimento all’approccio One Health, letteralmente “una salute”.
Il principio One Health vede l’essere umano come una piccola parte di un sistema complesso e circolare, nel quale la salute animale e ambientale hanno un effetto di interazione diretta con il benessere dell’uomo. Il fine ultimo è garantire e tutelare il diritto alla salute per tutti e tutte.
Il modo per perseguire questa visione è un’attività coordinata, sistemica e multidisciplinare, che coinvolga dunque programmi e professionalità anche molto differenti tra loro, valorizzando le competenze mediche, veterinarie e sanitarie.
Il recente rapporto sul Piano nazionale residui (PNR) 2024, pubblicato dal Ministero della Salute, evidenzia ad esempio come il sistema di controllo sulla sicurezza alimentare sia un’eccellenza italiana, grazie al contributo trasversale dei Servizi di igiene degli alimenti e nutrizione e dei servizi veterinari delle Aziende sanitarie locali, in sinergia con gli Istituti zooprofilattici sperimentali.
Un’azione, dunque, da compiersi anche a livello territoriale, sulla base di risorse umane e di investimenti economici più che mai necessari al funzionamento efficace e sostenibile del Sistema sanitario.
Come dichiara Pietro Di Pinto, dirigente medico veterinario Regione Puglia, Servizio di igiene degli alimenti di origine animale, dipartimento di prevenzione Asl Bari, «È stata una giornata fondamentale per continuare a mantenere alta l’attenzione sul Sistema sanitario nazionale.
In questo momento, in cui emergenze sociopolitiche portano l’attenzione sulla corsa agli armamenti, è bene non dimenticare troppo in fretta gli eroi del Covid-19, perché bisogna mantenere alta l’attenzione e il supporto a tutti i professionisti del SSN, in modo che si possa presidiare il diritto alla salute universale».
Una dichiarazione alla quale fa eco Vito Montanaro, direttore del Dipartimento di promozione della Salute e del benessere animale: «Il principio di One Health deve essere realmente presente nella nostra agenda per il futuro. È fondamentale oggi cercare di essere convincenti nei confronti del Governo, perché si aumenti il finanziamento devoluto alle attività di prevenzione».
Difendere l’ecosistema che ci ospita è l’unico modo per presidiare il diritto alla salute, rispondendo alle criticità del territorio e facendo fronte alle minacce emergenti, favorite anche da fenomeni come il cambiamento climatico e gli effetti della globalizzazione, che incidono sugli stili di vita della popolazione.
Tra queste minacce anche la temibile antimicrobico resistenza, «Un argomento molto importante – conferma Onofrio Mongelli, dirigente Sezione promozione salute e del benessere animale – per il quale si stanno svolgendo in Italia e nei territori dei programmi specifici per prevenire quella che viene definita la prossima pandemia».
One Health in Puglia: un impegno condiviso per il diritto alla salute in Fiera del Levante
https://www.regione.puglia.it/
Promozione della salute e del benessere le tematiche al centro dell’incontro tenutosi oggi in Fiera del Levante di Bari. Un’occasione per fare il punto sullo stato del sistema sanitario regionale, con particolare riferimento all’approccio One Health, letteralmente “una salute”.
Il principio One Health vede l’essere umano come una piccola parte di un sistema complesso e circolare, nel quale la salute animale e ambientale hanno un effetto di interazione diretta con il benessere dell’uomo. Il fine ultimo è garantire e tutelare il diritto alla salute per tutti e tutte.
Il modo per perseguire questa visione è un’attività coordinata, sistemica e multidisciplinare, che coinvolga dunque programmi e professionalità anche molto differenti tra loro, valorizzando le competenze mediche, veterinarie e sanitarie.
Il recente rapporto sul Piano nazionale residui (PNR) 2024, pubblicato dal Ministero della Salute, evidenzia ad esempio come il sistema di controllo sulla sicurezza alimentare sia un’eccellenza italiana, grazie al contributo trasversale dei Servizi di igiene degli alimenti e nutrizione e dei servizi veterinari delle Aziende sanitarie locali, in sinergia con gli Istituti zooprofilattici sperimentali.
Un’azione, dunque, da compiersi anche a livello territoriale, sulla base di risorse umane e di investimenti economici più che mai necessari al funzionamento efficace e sostenibile del Sistema sanitario.
Come dichiara Pietro Di Pinto, dirigente medico veterinario Regione Puglia, Servizio di igiene degli alimenti di origine animale, dipartimento di prevenzione Asl Bari, «È stata una giornata fondamentale per continuare a mantenere alta l’attenzione sul Sistema sanitario nazionale.
In questo momento, in cui emergenze sociopolitiche portano l’attenzione sulla corsa agli armamenti, è bene non dimenticare troppo in fretta gli eroi del Covid-19, perché bisogna mantenere alta l’attenzione e il supporto a tutti i professionisti del SSN, in modo che si possa presidiare il diritto alla salute universale».
Una dichiarazione alla quale fa eco Vito Montanaro, direttore del Dipartimento di promozione della Salute e del benessere animale: «Il principio di One Health deve essere realmente presente nella nostra agenda per il futuro. È fondamentale oggi cercare di essere convincenti nei confronti del Governo, perché si aumenti il finanziamento devoluto alle attività di prevenzione».
Difendere l’ecosistema che ci ospita è l’unico modo per presidiare il diritto alla salute, rispondendo alle criticità del territorio e facendo fronte alle minacce emergenti, favorite anche da fenomeni come il cambiamento climatico e gli effetti della globalizzazione, che incidono sugli stili di vita della popolazione.
Tra queste minacce anche la temibile antimicrobico resistenza, «Un argomento molto importante – conferma Onofrio Mongelli, dirigente Sezione promozione salute e del benessere animale – per il quale si stanno svolgendo in Italia e nei territori dei programmi specifici per prevenire quella che viene definita la prossima pandemia».