La vittoria al Giro di Romania è solo l’ultimo capitolo della bella estate di Cesare Chesini, il giovanissimo corridore di Negrar che sta portando un buon numero di punti alla MBH Bank Ballan. Un contributo importante per la squadra in procinto di diventare professional. Il veneto si era già messo in evidenza a luglio conquistando la classica in linea di Vysegrad, ma la vittoria nella corsa a tappe rumena sicuramente apre prospettive diverse.

Chesini sul podio del Giro di Romania, con lo svizzero Stussi a 8″ e lo spagnolo Sagrado a 54″ (foto Georgescu)

Chesini sul podio del Giro di Romania, con lo svizzero Stussi a 8″ e lo spagnolo Sagrado a 54″ (foto Georgescu)

L’andamento di questi mesi caldi ha anche un significato particolare per lui perché la stagione non era certo iniziata come avrebbe voluto: «Ero partito già dall’inverno con l’idea di far bene le gare internazionali di aprile, ma il bilancio alla fine era stato magro. Poi abbiamo preparato il Giro NextGen andando in altura, lì mi sono ammalato e ho perso 10 giorni. Nella corsa rosa non sono andato male, ho anche centrato un 5° posto ma non ci sono arrivato come avrei voluto».

Dopo però sei andato sempre in crescendo…

La condizione costruita al Giro è servita per il dopo, ho fatto buoni risultati, ho vinto a Vysegrad e accumulato chilometri al Valle d’Aosta, ho fatto bene qualche classica italiana come a Capodarco, fino all’impresa rumena.

Il veneto si era messo in luce in luglio a Vysegrad, beffando per 4″ Lucca (foto Melicher)

Il veneto si era messo in luce in luglio a Vysegrad, beffando per 4″ Lucca (foto Melicher)

Che corsa era questo Giro di Romania?

Per me era un po’ una corsa da scoprire, perché non c’ero mai stato. Sul computer avevo visto le tappe e avevo notato che la seconda era impegnativa ed interessante, allora abbiamo deciso di costruire una tattica con la squadra. Eravamo andati io e Novak per fare bene in classifica, che si decideva proprio alla seconda tappa, da lì in poi vedevamo un po’ come eravamo andati e decidevamo chi dei due puntava al bersaglio.

Fondamentale è stata la tua vittoria nella seconda frazione, poi le ultime tre hai corso in difesa…

Sì, poi mi sono difeso anche con l’aiuto dei compagni che mi hanno aiutato. Ma erano stati preziosi anche nella frazione decisiva. Sull’ultima salita c’era una fuga di una decina di corridori che però non avevano tanto vantaggio. Sapevamo che li avremmo ripresi sulla salita e appena si sono alzate le pendenze abbiamo iniziato noi a fare un bel ritmo. E’ venuta fuori una selezione naturale, sono rimasti davanti quelli più forti e poi alla fine ce la siamo giocata in tre allo sprint.

Strade senza grandi asperità in Romania, ma la seconda tappa è stata impegnativa (foto Georgescu)

Strade senza grandi asperità in Romania, ma la seconda tappa è stata impegnativa (foto Georgescu)

Tu avevi già vinto a luglio a Vysegrad, dai l’impressione di trovarti bene, soprattutto nelle gare all’estero. Perché?

Non me lo so spiegare, non so darmi un motivo. Diciamo che c’è un altro modo di correre che non si fa in Italia, meno controllato e più diluito lungo tutta la lunghezza della frazione. Può essere che mi adatto di più a quel modo di correre.

La tua crescita repentina in questa stagione estiva ti ha portato già alla riconferma per il prossimo anno, quando la squadra diventerà una professional, quindi cambia un po’ tutto, cambia anche il calendario…

Sì, la squadra sta lavorando per salire di categoria. Cambierà il calendario, cambieranno gli obiettivi, anche se terremo sempre in considerazione le corse internazionali under 23, dato che rientro ancora nella categoria.

Il veronese è da quest’anno alla MBH, dopo un biennio trascorso alla disciolta Zalf (foto Instagram)

Il veronese è da quest’anno alla MBH, dopo un biennio trascorso alla disciolta Zalf (foto Instagram)

Tu però entri in un nuovo mondo avendo dimostrato di essere un vincente, quindi ci saranno anche occasioni per cercare il risultato importante a un livello più alto rispetto a quest’anno?

L’importante intanto sarà avere più occasioni possibili per gareggiare con quelli più grandi avendo ancora molto da imparare, quello sarà il mio obiettivo principale. Poi dove avrò la possibilità di fare la corsa, oppure sicuramente nelle prove internazionali under 23, correrò con l’obiettivo del massimo risultato.

Sei al primo anno alla MBH Bank, che cosa hai capito di te stesso in questa stagione, che tipo di corridore puoi essere?

Prima pensavo di andare meglio sulle salite lunghe e invece quest’anno ho visto anche a Vysegrad e in Romania che vado meglio sui percorsi duri, ma senza salite lunghissime. Perché riesco a gestire meglio le forze e poter dire la mia in uno sprint ristretto.

Chesini insieme a Ulissi a Larciano. La sua ambizione è avere sempre più occasioni di confronto con i pro’

Chesini insieme a Ulissi a Larciano. La sua ambizione è avere sempre più occasioni di confronto con i pro’

Prossimi obiettivi che hai in questa stagione?

Vorrei sfruttare al meglio la buona condizione che ho costruito nell’estate, manca un mese circa alla conclusione della stagione e vorrei puntare a qualche risultato nelle prove che restano a cominciare dalla Milano-Rapallo e dal Piccolo Lombardia. Poi spero di avere qualche occasione per correre anche contro i professionisti nelle ultime classiche italiane.