Non è la prima volta che il Consiglio nazionale delle ricerche fa da location per i gialli di Vito Marangelli che, anzi, nascono proprio nei laboratori dell’Istituto Nanotec di Lecce, con il primo romanzo “Caffè Enigma”. Il successivo episodio, “Caffè Enigma Leopoli”, è invece ambientato in prevalenza nella città ucraina.
Adesso Alina Demidoff, la protagonista della collana inventata dal cardiologo pugliese, giunge a Roma: il titolo “Enigma laterano” (Edizioni Radici Future) e l’obelisco in copertina sono eloquenti. La nanotecnologa lavora a un progetto rivoluzionario che promette di cambiare la cura dell’aterosclerosi. Quando le sembra di essersi sottratta una volta per tutte ai suoi persecutori, però, la sua vita lavorativa e sentimentale subisce l’ennesimo, drastico cambiamento. Roma l’attende con nuovi colleghi e impreviste relazioni, altre sfide lavorative e inevitabili trappole tese dai suoi nemici.
Il crescendo di scoperte scientifiche, emozioni e sentimenti, incontri con personaggi improbabili e pericoli in agguato portano Alina, al capitolo 21, anche nella sede centrale del Centro nazionale delle ricerche scientifiche: una lieve variazione onomastica che però cede davanti a una descrizione eloquente. Busto di Guglielmo Marconi, targa con il motto “La luce della Scienza cerco e ‘l beneficio”, sale dedicate a Volterra e Croce rendono chiaro che ci troviamo a piazzale Aldo Moro. D’altronde il periplo romano dell’eroina di Marangelli tocca diverse tappe accademiche, dal Fermitec all’Università La Sapienza. E il quartiere di San Lorenzo, dove Cnr e Sapienza si specchiano reciprocamente.
Alina dovrà dimostrarsi all’altezza delle sfide, facendo appello alle risorse del suo carattere e all’aiuto di nuovi amici. La science fiction, techno thriller, spy story della ricercatrice prosegue, in attesa della probabile prossima puntata.
Titolo: Enigma laterano
Categoria: Narrativa
Autore: Vito Marangelli
Editore: Edizioni Radici Future
Pagine: 230
Prezzo: 16.00