Fonti militari riferiscono di una sparatoria al valico di Allenby, al confine tra Israele e Giordania, dove un terrorista ha aperto il fuoco facendo due morti ed è stato ucciso dalle forze di sicurezza.
I media israeliani riferiscono che il terrorista che ha ucciso due persone al valico di Allenby, sparando e accoltellando, era un operatore umanitario giordano che guidava i camion di aiuti provenienti dalla Giordania e diretti verso la Striscia di Gaza. Era in possesso di un regolare permesso israeliano per attraversare il valico. Il portavoce del governo giordano Mohammed al-Momani ha affermato: “Stiamo seguendo la notizia di un incidente di sicurezza dall’altro lato del valico di frontiera. Le nostre autorità stanno monitorando la situazione”. Per il momento il valico è stato chiuso.
Alla cerimonia di consegna del Premio del primo ministro per le operazioni del Mossad negli anni 2023-2024, per la prima volta Benyamin Netanyahu ha confermato che l’omicidio mirato l’anno scorso a Teheran del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh è stata un’operazione di Israele. Durante la cerimonia il premier ha affermato: “Abbiamo parlato qui di Haniyeh, non è stata un’operazione semplice. E di Nasrallah, anche questa, tutt’altro che semplice o scontata. Avete i cercapersone con voi? Ma ovviamente, sapevo che non si trattava di dispositivi, ma delle persone, del lavoro, del primo attacco mirato di massa nella storia”, ha detto.
Le forze israeliane hanno scatenato una nuova ondata di attacchi su Gaza, colpendo aree vicine ad alcuni dei pochi ospedali ancora funzionanti, mentre prosegue l’ attacco via terra su Gaza City. Fonti sanitarie riferiscono ad Al Jazeera di almeno 83 palestinesi uccisi oggi dalle forze israeliane.
Missili hanno colpito le aree intorno agli ospedali di al-Shifa e al-Ahli, tra i pochi ancora funzionanti: almeno 15 persone sono state uccise fuori da al-Shifa, mentre altre quattro sono morte in un altro attacco vicino ad al-Ahli.
Hamas ha condannato gli attacchi vicino agli ospedali come un “crimine di guerra a tutti gli effetti” e “un palese messaggio di sfida e palese disprezzo per la comunità internazionale”.
Ieri era stato attaccato tre volte anche un ospedale pediatrico, quello di al-Rantisi. L’Onu, nell’inchiesta che ha condotto a dichiarare le azioni di Israele a Gaza un genocidio, ha anche evidenziato la distruzione da parte di Israele del centro di fecondazione in vitro di Al Basma, che ha distrutto 4.000 embrioni e 1.000 campioni di sperma e ovuli, definendola “una misura volta a impedire le nascite tra i palestinesi di Gaza”, e uno degli atti definiti di genocidio dalla Convenzione del 1948.
Le Nazioni Unite affermano che queste azioni si inscrivono in una campagna sistematica per smantellare il settore sanitario di Gaza, che descrivono come “medicidio”: l’uccisione di operatori sanitari e la distruzione di ospedali per eliminare l’assistenza medica nell’enclave. Ieri è stato ucciso, tra gli altri, un operatore di Medici senza Frontiere, il tredicesimo dall’inizio della guerra.
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