È un panorama sempre più ampio, quello dei corridori che ottengono risultati ragguardevoli nelle classifiche finali dei Grandi Giri. La trilogia Giro d’Italia-Tour de France-Vuelta a España 2025 si è appena conclusa e, complessivamente, sono state 16 le Nazioni rappresentate nelle tre Top 10 conclusive, numero che attesta appunto una scena decisamente variegata, per quel che riguarda la provenienza di interpreti, considerando anche il fatto che realtà storiche come Paesi Bassi, Belgio e Spagna non hanno piazzato alcun atleta nelle prime pagine delle tre graduatorie. La quota più alta di piazzamenti fra i migliori dei tre Grandi Giri della stagione spetta agli Stati Uniti, che hanno visto Brandon McNulty nono al Giro e la “tripletta” composta da Matthew Riccitello, Sepp Kuss e Matteo Jorgenson fra i primi 10 alla Vuelta.
In termini di peso specifico, spiccano però maggiormenti i risultati della Gran Bretagna: Simon Yates ha vinto il Giro d’Italia e Tom Pidcock ha chiuso al terzo posto la Vuelta, con Oscar Onley che è stato inoltre eccellente quarto al Tour. Tre volte fra i primi 10 ci è andata anche l’Italia, grazie a Giulio Pellizzari (due volte) ed a Damiano Caruso, ancora una volta ben piazzato alla fine del Giro 2025.
La Slovenia si è dovuta “accontentare” della vittoria di Tadej Pogačar e del piazzamento di Primož Roglič al Tour. La Danimarca si invece del tutto appoggiata sulle gambe di Jonas Vingegaard, vincitore della Vuelta e secondo al Tour de France. Due volte fra i migliori anche l’austriaco Felix Gall (Tour-Vuelta) e doppio piazzamento di rilievo anche per Norvegia (Tobias Halland Johannessen al Tour e Torstein Træen alla Vuelta), Francia (Kévin Vauquelin e Jordan Jegat al Tour), Australia (Michael Storer al Giro e Jai Hindley al Tour) e Colombia (Egan Bernal ed Einer Rubio al Giro).
Colpi singoli, ma di enorme qualità, per Messico ed Ecuador, con i “duellanti” Isaac del Toro e Richard Carapaz al Giro, e per la Germania, con Florian Lipowitz, capace di chiudere al terzo posto il Tour de France. Non da meno è stato João Almeida, per il Portogallo, secondo alle recente Vuelta, così come il canadese Derek Gee, quarto alla fine del Giro d’Italia. Sulla mappa c’è anche l‘Irlanda, grazie al nono posto conclusivo ottenuto da Ben Healy al Tour.