La stanchezza per una dura trasferta a cui ne segue subito un’altra (con aggiunta di dispendio di energie anche per i viaggi ravvicinati), ma anche la consapevolezza di poter dare filo da torcere davvero a chiunque, oltre a una buona notizia a livello disciplinare.

C’è un po’ tutto questo nelle valigie mai disfatte della Bertram Derthona che dalle Canarie, dove ha fatto sudare sette camicie a Tenerife ai quarti di Champions, passerà in Sardegna per l’impegno di campionato contro Sassari.

Si pensa ancora a Tenerife

Un peregrinare di isola in isola segnato da un’ultima sconfitta onorevolissima, vicina a diventare una clamorosa impresa, contro gli spagnoli che ancora echeggia tra le fila bianconere. Il risultato è definitivo e non può più cambiare, è cambiato invece un po’ il clima di una squadra che recentemente non aveva sfigurato ma neppure dato l’impressione di togliere di mano le vittorie a Venezia e Trapani, sensazione invece palpabile nel finale di match contro gli iberici.

«Una partita come quella di Tenerife ha dato ai giocatori la consapevolezza tecnica di poter competere con idee e sacrificio del gruppo, nonostante assenze, infortuni e problemi», pare confermare tale impressione anche coach Walter De Raffaele, interrogato sul possibile impatto della prova di mercoledì sul morale del team nella fase calda di due competizioni.

Vital ci sarà

Sicuramente ha fatto bene in tal senso anche la notizia giunta dalla Corte Sportiva d’Appello riguardante Christian Vital. L’esterno americano si era reso protagonista di un momento teso poco dopo la sirena conclusiva della gara contro Trapani, punito da una squalifica per un turno «per aver colpito, a fine gara, un avversario con una pallonata al torace (Petrucelli, ndr)».

La società bianconera ha presentato ricorso e l’organo di giustizia della Fip lo ha accolto parzialmente, sostituendo la squalifica con una deplorazione. Quindi Vital sarà presente regolarmente contro Sassari, una Sassari che, sulla scia di quattro vittorie consecutive, ha conseguito la salvezza matematica in serie A.

Gli avversari

È vero che la Dinamo giocherà in casa, su un campo tradizionalmente caldo, quindi sarà poco incline a lasciare andare il match con leggerezza pur a obiettivo minimo raggiunto. Tuttavia, i sei punti di distanza dagli stessi leoni e da Venezia in classifica rendono altamente complicata una possibile rimonta playoff.

Il tema degli stimoli c’è e il coach dei sardi Bulleri l’ha toccato alla vigilia del match, assicurando di affrontarlo con i suoi: «Non sto guardando la classifica, penso solo a vincere la prossima partita. Posso dire che questa è una squadra che non molla mai. Il rischio di un rilassamento esiste, è mia responsabilità fare in modo che non succeda. Le motivazioni sono il cuore di questo sport e fanno la differenza».