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Redazione Esteri
Intreccio tra pubblico e privato, l’inchiesta del New York Times: la figlia del presidente a bordo di un’imbarcazione di proprietà di un broker miliardario
Una vacanza che, scrive il New York Times, «dà la misura di quanto sia difficile distinguere gli interessi dell’amministrazione di Donald Trump da quelli della sua famiglia».
Il giornale americano, che il presidente ha citato per danni ritenendolo «il peggiore del mondo», racconta di Massad Boulos, suocero della figlia di Donald Trump, Tiffany, e dei viaggi che l’uomo ha fatto nel luglio scorso in Libia, dove ha avuto incontri con leader governativi e boss del settore energetico.
Il legame familiare con l’inquilino della Casa Bianca non è sfuggito a nessuno, tanto che alcuni responsabili libici si riferivano a lui come «Abu Tiffany», che in arabo significa «il papà di Tiffany».
E mentre Abu Tiffany posava per i fotografi annunciando accordi per accrescere la produzione di petrolio e gas libici, la figlia di Trump con il marito facevano vacanza al largo della Costa Azzurra a bordo di uno dei più grandi superyacht esistenti al mondo, guarda caso di proprietà di un importante broker petrolifero del Paese che fu di Muhammar Gheddafi.
Un palazzo galleggiante, lo definisce il Times, con due piste per elicottero, una piscina e una statua di quasi sei metri che raffigura una Fenice che si alza dalle fiamme (da cui il nome dell’imbarcazione: Phoenix 2). Un palazzo che non è più possibile noleggiare: ma quando lo era, costava la bellezza di 1,4 milioni di dollari alla settimana, con tanto di interni Art Deco e un pianoforte Steinway in dotazione. La barca è di proprietà del miliardario Ercument Bayegan e di sua moglie Ruya. L’inchiesta del New York Times sostiene che la loro società petrolifera, la BGN International, beneficerà dell’aumento della produzione di greggio di cui Abu Tiffany ha discusso in Libia.
Tiffany Trump ha postato sui social una foto che la ritrae al tramonto a bordo del suddetto yacht accanto al marito, Michael Boulos. Il padre, Massad Boulos alias Abu Tiffany, è considerato l’inviato d’affari dell’amministrazione Trump in Africa. E secondo il Times «persino alcuni membri della cerchia ristretta» dei fedelissimi del presidente sono preoccupati per la «diplomazia a ruota libera» che Boulos senior ha portato avanti anche in Libano e nella Repubblica Democratica del Congo, sul crinale pericoloso tra politica e business, diritti umani e diritti di trivellazione. Mentre il figlio, Michael, gira dicendo che sta facendo affari nel continente.
Tiffany e il marito non hanno alcun incarico pubblico. Ma in questi giorni anche loro erano a bordo dell’Air Force One diretto in Gran Bretagna. E alla cena di gala con re Carlo il figlio di Abu Tiffany è arrivato accanto a Catherine, principessa di Galles e futura regina. Più introdotto di così. Dal superyacht libico al Castello di Windsor.
18 settembre 2025 ( modifica il 18 settembre 2025 | 19:35)
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