Il Festival di Sanremo resta saldamente legato alla Rai. Il Consiglio di amministrazione dell’azienda, riunitosi il 18 settembre sotto la presidenza del consigliere facente funzioni Antonio Marano e alla presenza dell’amministratore delegato Giampaolo Rossi, ha approvato all’unanimità la nuova convenzione con il Comune di Sanremo per le edizioni 2026, 2027 e 2028. L’accordo prevede anche la facoltà di proroga per un ulteriore biennio, fino al 2030. La ratifica da parte del CdA Rai consente ora il passaggio del testo alla giunta comunale per l’approvazione definitiva. L’intesa, raggiunta lo scorso 3 settembre, stabilisce che la Rai verserà 6,5 milioni di euro all’anno al Comune, più l’1% degli introiti pubblicitari generati dal Festival. La titolarità del format resta in mano alla Rai, mentre il Comune mantiene la proprietà del marchio “Festival della canzone italiana”.

Un osservatorio e ipotesi di nuova sede

Tra le novità introdotte dalla convenzione c’è la creazione di un osservatorio permanente tra Rai e Comune di Sanremo, con il compito di monitorare l’attuazione dell’accordo e valutare eventuali miglioramenti. Tra le funzioni dell’osservatorio anche lo studio della possibilità di trasferire la kermesse in un’altra sede all’interno del territorio comunale. Da tempo, infatti, i discografici lamentano l’inadeguatezza del Teatro Ariston, giudicato troppo piccolo e poco funzionale per le esigenze attuali.

La prossima edizione del Festival si svolgerà dal 24 al 28 febbraio 2026, evitando sovrapposizioni con le Olimpiadi di Milano-Cortina, che termineranno il 22 febbraio, e con le Paralimpiadi, in programma dal 6 marzo. Alla guida ci sarà ancora Carlo Conti, confermato anche come direttore artistico.

Una gara pubblica imposta dalla giustizia amministrativa

La nuova convenzione arriva dopo una lunga fase di incertezza. A fine 2024, il Tar Liguria aveva giudicato illegittimo l’affidamento diretto alla Rai per le edizioni 2024 e 2025, imponendo al Comune di Sanremo l’indizione di una gara pubblica per le successive edizioni. Il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza a maggio 2025, chiudendo il contenzioso. Alla scadenza del bando, la Rai è stata l’unica a presentare una manifestazione d’interesse.   Di conseguenza, il Comune di Sanremo ha quindi avviato la fase negoziale con Viale Mazzini, che ha difeso con forza la titolarità del format, ottenendo la conferma del proprio ruolo produttivo. Il Comune manterrà la proprietà del marchio “Festival della canzone italiana”.

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