Charles Leclerc e Lewis Hamilton sono stati squalificati dopo il Gp di Cina. Cancellati il quinto e sesto posto raccolti in gara a Shanghai dalle due Ferrari: una cosa mai successa in 95 anni di storia. La Rossa del monegasco è risultata di un 1kg sotto il peso minimo (799 kg anziché 800 kg). Irregolarità anche per quella del britannico ma per il consumo eccessivo del pattino sotto al fondo: anziché i 9 millimetri di spessore richiesti, le tre misurazioni fatte dagli steward hanno riscontrato uno spessore compreso tra gli 8.6 e gli 8.5 mm.

La nota della Ferrari

“Non c’era alcuna intenzione di ottenere alcun vantaggio. Impareremo da quando accaduto oggi e ci assicureremo di non commettere di nuovo gli stessi errori”, la nota diramata dalla Ferrari dopo la squalifica. “Dopo le verifiche post-gara della Fia, entrambe le nostre auto sono state trovate non conformi alle normative per motivi diversi. L’auto 16 (quella di Leclerc, ndr) è stata trovata sottopeso di 1 kg e l’usura dello slittamento posteriore dell’auto 44 (quella di Hamilton, ndr) è stata trovata 0,5 mm sotto il limite. Charles ha seguito una strategia a una sosta oggi e questo ha comportato un’usura molto elevata dei suoi pneumatici, causando un sottopeso dell’auto. Per quanto riguarda l’usura dello skid di Lewis, abbiamo valutato male il consumo di un piccolo margine”.

Leclerc-Hamilton, contatto al via

Le rosse a secco in Cina. Zero in classifica. Domenica maledetta. Il week end già non era partito bene per il monegasco che ha ammesso di non amare da sempre la pista cinese. E’ sempre stato dietro a Lewis Hamilton, autore della mini pole e vincitore della 100 km. Nel gp, la sfortuna di un incidente proprio col compagno di squadra nei primi metri, quando trovandosi dietro di lui alla prima curva, ha visto l’altra rossa stringere e toccargli l’ala anteriore: la bandella si rompe e per tutta la gara Charles andrà avanti col danno (cambiarla gli sarebbe costato troppo tempo e posizioni) perdendo tra i 20 e 30 punti di carico aerodinamico.

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Leclerc: “Senza quel danno potevo vincere”

Stranamente sembrava che l’ala rotta lo facesse andare più forte, e in effetti andava più veloce di Hamilton, tanto che lo stesso inglese ha suggerito al muretto di cambiare le posizioni, cosa poi effettivamente avvenuta. Charles sembrava anche poter andare all’attacco della Mercedes di Russell ma dopo un bloccaggio si è dovuto arrendere ed è arretrato, subendo sul finale anche il sorpasso di Verstappen. “E’ stato tutto molto difficile da gestire dopo l’incidente, 30 punti di carico aerodinamico perso sono veramente tanti. Sono deluso perché senza quel danno penso che la vittoria fosse alla portata, il mio passo era veramente buono. Purtroppo quello che è successo in partenza non è colpa di nessuno: mi sono messo all’interno, non avevo intenzione di sorpassare, però non pensavo che Lewis rientrasse. Non è colpa sua, ha il diritto di farlo e io ero nell’angolo morto dello specchietto. Ci siamo toccati ma per fortuna abbiamo potuto proseguire la gara e gestire anche bene la gomma”.

Ma non ce n’era abbastanza per prendere quelli davanti. “La Mercedes fuori dalla curva 12 era un missile, impossibile da sorpassare e noi facevamo più fatica degli altri che ci sorpassavano. Oggi non abbiamo visto il vero passo della macchina, io mi sono sentito a mio agio dopo qualche cambiamento fatto, avevo fiducia per la gara e ne ho avuto conferma. Purtroppo con il danno era difficile fare meglio”.

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Hamilton senza passo e unico con due soste

Peggio è andata Hamilton, in gara e nel post gara per la squalifica. Dopo la mini pole e una sprint dominata, nel mezzo del gruppo Lewis non ha mai trovato il passo necessario per combattere con gli altri, tanto da chiedere al muretto di far passare Leclerc, ordine poi dato ed eseguito. Il 7 volte campione del mondo, l’unico tra i top a fare due soste, chiude sesto (risultato poi cancellato) e amaro: “Sono contento che abbiamo provato a fare qualcosa di diverso, anche perché comunque stavo faticando con le gomme. Ma su questa pista al pit si perde molto tempo e alla fine la strategia non ha funzionato. Anche se avevo coperture più fresche, sul finale Verstappen girava su tempi simili ai miei”.

La Ferrari di Lewis Hamilton

La Ferrari di Lewis Hamilton (afp)

Il calo di prestazioni rimane un po’ misterioso, c’è chi lo addebita ai cambiamenti fatti sulla macchina dopo la sprint, in particolare sull’altezza: “Non so chi ha detto che abbiamo cambiato l’altezza. Abbiamo fatto altri cambiamenti, anche quello dell’altezza, però non enorme, una cosa piccola, ma mettendo tutti i pezzi insieme la macchina è peggiorata parecchio. Leclerc ha provato alcune cose in Bahrein, io no, però tutti e due abbiamo seguito quella direzione e non era quella giusta”.

Vasseur: “Difficile da spiegare la gara di Hamilton”

La direzione del Mondiale appena iniziato, intanto, è questa: Ferrari quarta forza. “Ancora presto per trarre conclusioni e avere un quadro chiaro”, predica calma il team principal, Fred Vasseur, che prima della doppia squalifica aveva analizzato così la gara: “Leclerc non poteva fare di più con il danno avuto, avremmo potuto fare di più senza l’incidente. È più difficile da spiegare la gara di Hamilton, soprattutto dopo la Sprint di ieri dove aveva avuto un ottimo passo, oggi invece ha fatto molta più fatica. Le due soste per Lewis? Ci è sembrata la più sicura in quel momento della gara visto che era al limite col degrado. Nessuno aveva mai usato le dure nel weekend e dunque siamo andati tutti alla cieca. Se paghiamo il fatto che abbiamo dovuto alzare la macchina con il pieno carico di benzina? Parliamo di millimetri e lo fanno tutti”. Fondo troppo consumato per Lewis, un sottopeso per Charles. Due errori tecnici molto pesanti, che appesantiscono un’altra domenica amara.