Le indiscrezioni su Xiaomi 17 Pro Max rivelano una fotocamera con un teleobiettivo 5x e un’apertura più ampia. Una novità che fa la differenza al modello Pro.
Le indiscrezioni sulla serie 17 di Xiaomi non si accennano a fermarsi, e l’ultimo dettaglio emerso sposta i riflettori sulla configurazione della fotocamera del modello 17 Pro Max. Dopo le informazioni relative alla potenza di calcolo, le nuove informazioni mostrano il punto forte del modello top di gamma. Non si tratta di una revisione completa dell’hardware, bensì di una modifica che potrebbe rappresentare un elemento importante per i fotografi più esigenti.
Il debutto della serie a fine settembre introdurrà una famiglia di tre smartphone: il modello base Xiaomi 17, la sua controparte 17 Pro e la versione di punta 17 Pro Max. Per tutti e tre i telefoni si prevede l’adozione del processore Snapdragon 8 Elite Gen 5 di Qualcomm, il cui annuncio ufficiale è imminente. Tuttavia, per una vasta platea di consumatori, la vera essenza si trova nella fotocamera, frutto della consolidata collaborazione con Leica. Proprio questo comparto hardware si conferma l’arena in cui si gioca la partita decisiva per la scelta finale del consumatore. Secondo le voci più recenti, condivise dal leaker Digital Chat Station, il comparto fotografico dello Xiaomi 17 Pro Max condivide la sua struttura base con il modello 17 Pro. Questa base comune comprende un sensore principale da 50 MP con apertura f/1.67 e un obiettivo con ottica ultra-wide da 17 mm. La firma di Leica interviene su entrambi i componenti per ottimizzare la resa cromatica e la nitidezza, elementi che Xiaomi ha promosso con forza nelle sue ultime generazioni di smartphone.
La differenza, quella che definisce il posizionamento del Pro Max, si trova nel teleobiettivo. Sebbene entrambi i modelli Pro offrano una capacità di zoom ottico 5x, il Pro Max si distingue per un’apertura del diaframma leggermente più ampia, f/2.6, rispetto a quella f/3.0 del fratello minore. Sotto il profilo tecnico, questo scarto numerico implica che una quantità superiore di luce può raggiungere il sensore. Un vantaggio che si traduce in due benefici concreti: in condizioni di luce non ottimali, il sensore può utilizzare tempi di scatto più rapidi per ridurre il rischio di micro-mosso, e al contempo può operare a valori ISO più bassi per contenere il rumore digitale. Inoltre, un’apertura maggiore produce una profondità di campo più ridotta, che si mostra in un effetto bokeh più morbido e progressivo nei ritratti, con una separazione più netta e naturale tra il soggetto e lo sfondo.
Xiaomi sembra voler posizionare il suo top di gamma come lo strumento d’elezione per chi pratica la fotografia con lunghe focali, sia essa ritrattistica o a lunga distanza, senza però stravolgere l’equilibrio complessivo della gamma. Se le indiscrezioni fossero confermate, il 17 Pro Max potrebbe assicurare a Xiaomi un vantaggio sui concorrenti che hanno fatto della potenza dello zoom il loro principale cavallo di battaglia, attraverso una finezza tecnica che parla direttamente agli appassionati.