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HULKENBERG 9,5

Al suo primo anno in F1 nel 2010 fece una pole e diede spettacolo in gara, poi mai più nulla per 15 anni. Ha ritrovato il podio a 37 anni dopo 239 GP, anche se di podi in carriera ne aveva assaggiato uno davvero nobile vincendo la 24 Ore di Le Mans. A Silverstone nessuno gli ha regalato nulla: ha corso con classe ed esperienza rimontando da penultimo a terzo.


APPROFONDIMENTI

NORRIS  9

Nella sua personale lista dei desideri vincere Montecarlo F1 era il sogno numero 3 e conquistare il GP di casa era il numero 2: li ha realizzati entrambi nel giro di un mese. Ora gli resta solo il sogno n.1: vincere il mondiale. A Silverstone non è mai stato il più veloce né in prova né in gara ma ha usato (bene) la testa.

GASLY 8

Gara fantastica di un pilota spesso sottovalutato. È stato un fenomeno a inizio gara sul bagnato a risalire fino al quarto posto; poi ha dato del filo da torcere a Hamilton e all’ultimo giro ha arpionato il sesto posto. Gasly è l’unica certezza di una squadra allo sbando come l’Alpine.

HAMILTON​ 7,5

Nel giardino di casa a sua, a Silverstone, dove ha fatto tante magìe, ci si aspettava di più di un quarto posto. Alla vigilia invocava la pioggia per fare il colpaccio: la pioggia l’ha avuta, ma non è stato capace di sfruttarla.

PIASTRI​ 7,5

Un errore sotto safety car che pesa come un macigno: era il più veloce in pista e senza quei 10” di penalità avrebbe stravinto. Sanzione troppo severa, è vero, ma ha ceduto al capriccio di chiedere al team di riavere il primo posto: eh no, bisogna saper perdere.

STROLL 7

Il figlio di papà Aston Martin ha umiliato l’esperto Fernando proprio nelle condizioni più difficili: quando c’è da guidare sul bagnato e scegliere le gomme giuste al momento giusto. Lui settimo, Alonso soltanto nono.

FERRARI​ 6,5

Fino alle gare precedenti la Rossa era lenta in qualifica ma veloce in gara.

Stavolta che era andata forte fin dal sabato, ci si aspettava chissà che sfracelli alla domenica: invece la SF-25 s’è rivelata semplicemente inguidabile.

LECLERC​ 5

In prova tutti l’abbiamo sentito in radio autodefinirsi “una m**da” per aver sbagliato il giro di qualifica. Forse in gara gli hanno spento per discrezione la radio, perché con tutti gli errori che ha combinato non gli abbiamo sentito proferire parola!

MERCEDES 4

Ma dove hanno imparato a fare le strategie? Sulla settimana enigmistica? Hanno messo le gomme slick più dure a tutti e due i piloti mentre la pista era ancora bagnata. Risultato: un disastro. Inutile disperarsi poi se la Ferrari li sorpassa nel campionato Costruttori.


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