“Per la prima volta al mondo sarà possibile osservare la turbolenza in tre dimensioni e ad altissimo dettaglio, grazie a una campagna di misura che si sta svolgendo al laboratorio Ciclope dell’Università di Bologna, a Predappio, nelle ex Gallerie Caproni”. A rivelarlo è stato proprio l’ateneo. ‘Ciclope’ significa Center for International Cooperation in Long Pipe Experiments.

Dalla galleria del vento è partita una campagna che coinvolge Agenzie spaziali arabe e tedesche, insieme all’università di Melbourne (Australia) e all’Illinois Institute of Technology, per ottenere la prima mappa tridimensionale della turbolenza: significherebbe avere dati fondamentali per l’aeronautica, la meteorologia e l’astrofisica. “La turbolenza, quel moto caotico che caratterizza gran parte dei flussi d’aria e d’acqua, è tra i fenomeni fisici più complessi e difficili da prevedere che da sempre ha affascinato gli studiosi, a partire da Leonardo da Vinci – spiega l’università –. Studiare la turbolenza non è solo una sfida scientifica, ma anche una necessità: migliorare l’efficienza di aerei, treni e veicoli, prevedere con maggiore precisione i fenomeni atmosferici e climatici, o addirittura comprendere i processi che portano alla formazione delle galassie”. E oggi – spiega Gabriele Bellani, professore di Aerodinamica e coordinatore scientifico del progetto – facciamo un passo avanti fondamentale. È una sfida difficilissima, perché la velocità del flusso varia repentinamente nel tempo e nello spazio e ci sono migliaia di vortici tridimensionali che interagiscono tra di loro. Per questo servono strumenti che sono in grado di rispondere molto velocemente e accuratamente a queste variazioni”.

La complessa ricerca è resa possibile dal ‘long pipe’ del Ciclope, una speciale galleria del vento unica al mondo che ‘ingrandisce’ la turbolenza. I dati raccolti dal 2015 e soprattutto nell’ultimo periodo da luglio a oggi, saranno messi a disposizione della comunità scientifica internazionale e costituiranno un dataset di riferimento per una vasta gamma di applicazioni.

“Ciclope è una realtà unica che ha saputo attrarre nel tempo i migliori gruppi di ricerca da tutto il mondo – sottolinea Alessandro Talamelli, professore di Aerodinamica e ideatore del laboratorio –. Il nostro obiettivo è continuare a offrire un’infrastruttura di livello mondiale, dove si possano affrontare le sfide più ambiziose nella ricerca sulla turbolenza”. E sottolinea il ruolo di dottorandi e ricercatori dell’Alma Mater: “Siamo luogo di formazione e crescita per giovani scienziati, fra cui Lorenzo Lazzarini”.