L’amore dei tifosi della Ferrari per Charles Leclerc è disarmante, pur non riuscendo ancora a riportare ancora a riportare il titolo iridato a Maranello. È una storia che si ripete per la Rossa: lo abbiamo visto con Jean Alesi e ancor più con Gilles Villeneuve, con quest’ultimo capace di esaltare le folle e mantenere vivo il ricordo a più di 40 anni dalla tragica scomparsa.
Spesso Leclerc è stato accostato alla figura del canadese, ma non tutti concordano su possibili somiglianze tra due piloti appartenuti evidentemente a epoche molto diverse. Tra questi c’è Luca Cordero di Montezemolo, che ha sottolineato un dettaglio – a suo dire – molto importante che differenzia Charles da Gilles.
Leclerc merita il Mondiale
“È chiaro che Leclerc è un bravissimo pilota. Però anche lui sta assistendo al passare degli anni, anche se ancora molto giovane, e sta vedendo quelli delle nuove generazioni, i Piastri, i Norris, che vincono, e capisco che c’è una certa frustrazione nel non avere una macchina vincente. Villeneuve era un’altra cosa. Con Gilles io non ho mai lavorato, ma non era un pilota con cui potevi vincere il Mondiale. Aveva un temperamento che poteva portarlo a vincere molte gare, ma poi faceva l’errore ed eccedeva” ha dichiarato l’ex presidente della Ferrari a Sky Sport a margine dell’anteprima mondiale di ‘Luca: Seeing Red’, documentario dedicato alla sua vita.
“Leclerc oggi, con una macchina che non è competitiva, è costretto a spingere dal primo all’ultimo giro: è un bravissimo pilota, però bisogna dargli una macchina che lo metta finalmente nelle condizioni di vincere perché lo merita“.