Una importante riflessione sul Servizio Sanitario Toscano ma anche richieste precise all’iniziativa promossa da Fondazione PAS, che si è tenuta presso l’Auditorium Rogers di rScandicci. Oltre duecento persone hanno preso parte all’evento dal titolo: “Sanità territoriale, sostenibile e sociale con il Terzo Settore”, un momento di confronto su un modello integrato di sanità pubblica e Terzo Settore, ispirato al principio di sussidiarietà.
Una giornata di confronto che ha visto il professor Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE, tenere una lectio magistralis dal titolo: “Privato in sanità: un aggettivo, molte realtà”. «Nel nostro Paese il ruolo del privato nella sanità si è progressivamente trasformato: da risorsa integrativa a risposta obbligata alle crescenti difficoltà del pubblico. Il definanziamento strutturale del Servizio Sanitario Nazionale, la carenza di personale, l’aumento dei tempi di attesa e la mancata programmazione stanno spingendo sempre più cittadini verso il settore privato, spesso non per scelta, ma per necessità. Chi può permetterselo paga di tasca propria per ottenere in tempi ragionevoli visite, esami e interventi. Chi non può, spesso è costretto a rinunciare alle cure, con gravi conseguenze sulla salute e sulla qualità della vita. Una deriva silenziosa e pericolosa, che alimenta disuguaglianze sociali e territoriali, mina la fiducia delle persone nelle istituzioni e mette a rischio i principi fondamentali di equità e universalismo su cui si fonda il nostro SSN. Un’inversione di rotta è urgente, prima che sia troppo tardi».
Un confronto che ha visto gli interventi di Sua Eminenza Gherardo Gambelli, arcivescovo di Firenze, la sindaca di Scandicci Claudia Sereni, Nicola Paulesu, Assessore al Welfare Comune di Firenze, Dimitri Bettini, presidente Anpas Toscana, Delia Comeni, presidente Humanitas Scandicci, Maria Oliva Scaramuzzi, vice presidente Fondazione CR Firenze, Claudio Vanni, responsabile relazioni esterne di Unicoop Firenze, Riccardo Corsi, direttore Fondazione PAS.
“È ora che al riconoscimento del ruolo del Terzo Settore in ambito sanitario seguano strumenti normativi concreti e pienamente attuati – ha dichiarato Mario Pacinotti, presidente della Fondazione Pas – Mi riferisco in particolare alla co-progettazione prevista dal Codice del Terzo Settore, che permetterebbe di valorizzare in modo trasparente il contributo delle organizzazioni, soprattutto nei territori meno attrattivi per gli investimenti sanitari, nella tutela delle fasce fragili e nella continuità assistenziale con il Servizio Sanitario regionale”.
Pacinotti sottolinea l’urgenza di attuare veri meccanismi di solidarietà per garantire l’accesso universale alle cure, opponendosi a un sistema in cui “chi più paga, più ottiene”. “Difendere il Servizio Sanitario Nazionale significa anche affermare il principio di sussidiarietà. Per questo, Fondazione PAS e le Pubbliche Assistenze (oltre 120.000 soci) lanciano un appello alle realtà dell’economia civile toscana – cooperative, fondazioni bancarie, imprese responsabili – per rafforzare, nonostante le risorse limitate, il modello toscano di sanità solidale.”
L’iniziativa è stata, inoltre, l’occasione per presentare i nuovi progetti di Fondazione Pas: il nuovo hub ambulatoriale con sale chirurgiche all’uscita dell’autostrada Firenze/Scandicci; la clinica veterinaria Pas Vet e la Comunità Energetica che Fondazione ha realizzato con le Pubbliche Assistenze.