La vaccinazione negli adulti anziani riduce non solo il rischio di infezioni, ma anche quello di declino fisico e cognitivo. È quanto emerge da un approfondimento pubblicato su VaccinesToday, che richiama nuove evidenze sul legame tra immunizzazione, prevenzione di eventi acuti e protezione delle funzioni vitali in età avanzata.
Malattie come influenza, polmonite pneumococcica e herpes zoster possono avere un decorso severo negli anziani, con esiti quali fragilità, ospedalizzazione e decesso. A queste conseguenze immediate si aggiunge un peggioramento delle condizioni croniche preesistenti e una perdita di autonomia.
L’articolo sottolinea anche che alcune infezioni respiratorie e virali, tra cui influenza, RSV e herpes zoster, possono innescare eventi cardiovascolari attraverso meccanismi infiammatori, aumentando il rischio di ictus e demenza. La prevenzione vaccinale, in questo contesto, può contribuire a contenere morbilità e mortalità associate.
Dal punto di vista sociale ed economico, l’immunizzazione degli anziani è descritta come uno strumento per ridurre i costi dell’assistenza sanitaria, mantenendo più a lungo la partecipazione attiva delle persone nelle comunità. Tuttavia, persistono barriere legate a costi, disponibilità e accesso ai programmi pubblici, oltre a esitazione vaccinale e scarsa informazione.
Il documento evidenzia come le politiche sanitarie abbiano storicamente concentrato l’attenzione sulle vaccinazioni pediatriche, mentre oggi sono disponibili vaccini specifici ed efficaci per la popolazione adulta e anziana.
Fonte: https://www.vaccinestoday.eu/stories/the-essential-role-of-vaccines-in-healthy-ageing/