Nell’ultima settimana non si è fatto altro che parlare di Max Verstappen di scena la Nürburgring, dopo che l’olandese ha ottenuto il Permit A per correre sul Nordschleife.

Sabato scorso, infatti, l’olandese ha preso parte al settimo appuntamento della NLS, prima partecipando alla lezione teorica del venerdì e poi scendendo in pista con la Porsche Cayman GT4 condivisa con Chris Lulham e preparata dalla Lionspeed GP per mettere insieme i 14 giri richiesti.

Non era necessario spingere a fondo sul gas, ma portare a termine l’impegno senza incappare in penalità, errore e trasgressioni alle regole e segnalazioni che ci si trova ad affrontare sui 25,378km del tracciato sui Monti Eifel.

In realtà Max avrebbe poi dovuto salire su una seconda vettura per completare la richiesta di base di effettuare una ‘doppia partecipazione’, ma essendoci stato un problema tecnico al mezzo, alla fine l’olandese ha comunque avuto la licenza tramite un percorso burocratico prestabilito dalla Federazione tedesca.

Inutile dire che il giovedì del GP dell’Azerbaijan, quando il portacolori Red Bull Racing si è presentato in conferenza stampa pre-evento, le prime domande erano proprio su quanto accaduto in Germania, per capire come fosse andata questa inedita avventura.

#980 Lionspeed GP, Porsche Cayman GT4 - Max Verstappen, Chris Lulham

#980 Lionspeed GP, Porsche Cayman GT4 – Max Verstappen, Chris Lulham

Foto di: Nürburgring GmbH

“È andata bene, sapevo che dovevo prendere la licenza, quindi ho dovuto partecipare a quella gara con una GT4. Ovviamente gareggiare con una vettura depotenziata non è il massimo del divertimento, ma d’altra parte si impara comunque molto. Fortunatamente ha piovuto un po’, ma la pista era asciutta, quindi ho acquisito più esperienza affrontando il traffico con un’auto più lenta, il che non è sempre facile”, ha detto subito Verstappen.

“Per il resto, bisognava semplicemente stare lontano dai guai. Ma alla fine penso che qualsiasi giro si faccia lì, con qualsiasi tipo di auto, sia sempre divertente. Quando si cerca di spingere un po’, si capisce molto cosa significhi quell’atmosfera, è proprio bella e ci sono sempre molti appassionati di endurance. È un po’ anche il mio hobby, correre in altri tipi di sport motoristici oltre alla F1. Ovviamente il mio sogno è quello di partecipare alla 24 Ore, quindi sapevo che dovevo ottenere quella licenza. È stata l’occasione perfetta per farlo”.

“Gli altri piloti mi hanno aiutato moltissimo, abbiamo parlato con tutti, anche per capire come rendere tutto il più agevole possibile. Perché per alcune cose, come stare seduti in un’aula, per esempio, sono facili, ma poi si va in pista e anche solo dopo un giro capisci tante cose. Non è che io sia un principiante assoluto, ma lì ci sono anche piloti dilettanti che non conoscono nemmeno il tracciato, quindi in quel caso serve una istruzione particolare”.

“C’è da dire che ho già fatto un sacco di giri lì e anche il test prima, ma onestamente sono stati tutti sempre molto disponibili. So che, ovviamente, le regole sono regole, quindi bisogna rispettarle. Ma allo stesso tempo sono stati molto aperti e penso che alla fine tutto sia andato davvero bene. Non sono stato coinvolto in nessun incidente né ho commesso infrazioni con bandiere gialle, quindi era abbastanza chiaro che la licenza sarebbe arrivata”.

#980 Lionspeed GP, Porsche Cayman GT4 - Max Verstappen

#980 Lionspeed GP, Porsche Cayman GT4 – Max Verstappen

Foto di: Jan Brucke/VLN

Adesso viene la parte più interessante della faccenda perché Max dovrà tornare sul Nordschleife per cominciare a preparare ogni singolo dettaglio con il suo team di riferimento – la Emil Frey Racing – e la Ferrari 296 GT3 per poi affrontare la mitica 24h del Nürburgring.

Il prossimo impegno potrebbe già essere fra una settimana, ma resta anche da capire come si muoveranno le cose all’interno di Red Bull Racing e che tipo di libertà avrà il pluricampione del mondo del circus di recarsi nuovamente sul Nordschleife, cosa di cui ha comunque già parlato con i vertici del team di Milton Keynes.

“Per il futuro, dipenderà anche da come andrà la prossima stagione in F1. Con le nuove regole, è impossibile dire ora se potrò correre in altre competizioni al di fuori di quella. Ma credo che Helmut Marko sia molto entusiasta al riguardo. Vede anche quanto io sia appassionato e quanto mi stia impegnando. Ovviamente lui stesso ha corso in gare endurance, quindi è più facile per lui capirmi”.

“Trovo molto importante per me poter fare queste cose. Ovviamente, quanto potrò fare durante una stagione di F1 è un po’ difficile da dire ora e so già che con le nuove regole di F1 penso che sarà una stagione già abbastanza impegnativa, ma vedremo come andrà”.

Max Verstappen, Red Bull Racing, Helmut Marko, Red Bull Racing, Laurent Mekies, Red Bull Racing Team Principal

Max Verstappen, Red Bull Racing, Helmut Marko, Red Bull Racing, Laurent Mekies, Red Bull Racing Team Principal

Foto di: Mark Thompson / Getty Images

A tal proposito, lo stesso Helmut Marko ha ribadito la piena disponibilità di lasciare il proprio pupillo libero di prendere parte alla 24h del Ring, che il prossimo anno si disputerà in un fine settimana libero da Gran Premi.

“Penso che sia fantastico che qualcuno ancora attivo in F1 stia facendo quello che fa Max. Gli altri che sono passati alle gare endurance avevano già lasciato alle spalle i loro impegni in F1 e l’entusiasmo di Max dimostra che per lui correre è davvero tutto. Anche il modo in cui affronta gli ostacoli burocratici in Germania in maniera molto tranquilla, sicuramente si preparerà molto bene. E alla 24 Ore sono convintissimo che lotterà per la vittoria”, ha dichiarato il consulente di Red Bull.

“Da parte nostra, è confermato che può andare, credo anche da parte sua. Ma vediamo cosa succederà. È così che funziona con lui; ha già percorso migliaia di giri al simulatore, si sta preparando meticolosamente, ma anche con gioia. E credo che per le gare endurance sia una spinta incredibile quando un quattro volte Campione del Mondo arrivi in griglia di partenza. Ai nostri tempi, ne saremmo stati entusiasti”.

Max Verstappen, Red Bull Racing

Max Verstappen, Red Bull Racing

Foto di: Mark Thompson – Getty Images

Verstappen ha poi concluso spiegando che questo, per il momento, è appunto un passatempo legato alla passione per le corse, ma che non ci sono mire di ottenere la Tripla Corona come fece qualche anno fa Fernando Alonso, o ricerca di ulteriori sbocchi professionali nell’immediato.

“Per me è impossibile dire adesso cosa succederà tra cinque o dieci anni in F1 o nel GT perché non lo so. Correre a Le Mans, ad esempio, ho già detto che vorrei farlo, ma non mi interessa la Tripla Corona o cose del genere. Certo, mi piace guardare l’IndyCar, ma non sento il bisogno di correrci”.