Bortoleto esprime la sua opinione sulle Sprint Race. Le Sprint mettono a rischio i rookie?
Alla vigilia del Gran Premio d’Azerbaijan, Gabriel Bortoleto ha parlato ai media presenti, fra cui anche F1inGenerale, di uno dei temi più discussi in Formula 1: le Sprint Race. Il brasiliano ha riconosciuto il valore spettacolare del format, ma non ha nascosto alcune perplessità:
“Credo che il formato attuale non sia male. Una Sprint ogni tanto va bene, rende il weekend più vivo e offre più spettacolo per i tifosi, il problema è quando diventano troppe”.
Crediti: PitShots.com
Le Sprint ridurrebbero i rookie in griglia secondo Bortoleto
Secondo Bortoleto, spingersi oltre una certa soglia potrebbe però trasformarsi in un problema:
“Non so se arriverei mai a 12 Sprint, quello sarebbe già un limite difficile da sostenere. Con una sola sessione di libere non hai tempo per mettere a punto la macchina e rischi di arrivare in qualifica senza essere pronti. Per i rookie non sarebbe facile. Io sono stato fortunato ad arrivare in un momento in cui ci sono poche Sprint, ma per chi debutterà in futuro sarà complicato adattarsi così velocemente”.
Il brasiliano ha aggiunto che l’impatto delle Sprint potrebbe influenzare anche le scelte dei team:
“Con così poco tempo a disposizione, le squadre potrebbero pensarci due volte prima di puntare su giovani. Questo ridurrebbe le possibilità per i rookie di avere spazio in Formula 1, perché i team vorranno piloti già pronti a portare risultati immediati”.
Con le Sprint si rischia di perdere un aspetto importante secondo il pilota brasiliano
Pur riconoscendo che le Sprint portano più azione e rendono il weekend più interessante per i fan, Bortoleto ha ribadito l’importanza di preservare lo spirito tecnico della F1:
“Mi piace il fatto che con le tre prove libere si possano testare cose nuove, sviluppare la macchina e lavorare nei dettagli. Con le Sprint si rischia di perdere questo aspetto, che per me è una delle parti più affascinanti del nostro sport”.
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Crediti immagine di copertina: PitShots.com