di
Sergio Harari

Entro fine anno i nati nel 1960 riceveranno direttamente a casa una lettera d’invito alla vaccinazione antipneumococcica, in concomitanza con la campagna antinfluenzale.

Continuano le iniziative di Regione Lombardia per implementare le campagne vaccinali: un primo, recente, provvedimento estende a tutte le ATS lombarde la possibilità di somministrare i vaccini contro pneumococco, difterite-tetano-pertosse e HPV in farmacia.

L’obiettivo è di aumentare la copertura vaccinale, soprattutto tra gli anziani, che risultano ancora poco protetti contro malattie come lo pneumococco. Ad esempio, tra i cittadini nati nel 1959 – che hanno compiuto 65 anni nel 2024 – solo l’11,3% ha ricevuto il vaccino. Proprio per questo, oltre al potenziamento dell’offerta vaccinale in farmacia, la Regione ha previsto anche una «chiamata attiva»: entro fine anno i nati nel 1960 riceveranno direttamente a casa una lettera d’invito alla vaccinazione antipneumococcica, in concomitanza con la campagna antinfluenzale.
I cittadini potranno prenotare la vaccinazione anche autonomamente attraverso il portale regionale Prenotasalute (https://www.prenotasalute.regione.lombardia.it/sito/).



















































Il Consiglio regionale ha poi approvato una mozione per sollecitare il Ministero della Salute affinché vengano armonizzati i criteri di somministrazione a livello nazionale, oggi difformi tra le Regioni, della profilassi contro il Virus respiratorio sinciziale (VRS) e sostenere la diffusione, sempre a livello nazionale, dell’offerta alle donne in gravidanza del vaccino, al fine di proteggere sia le gestanti sia i neonati.

L’iniziativa nasce dai risultati positivi della campagna di immunizzazione promossa da Regione Lombardia, con l’obiettivo di fare in modo che in tutto il Paese si possa diffondere. I casi di bronchiolite, infatti, in Lombardia sono stati ridotti in modo significativo: da circa 6 mila accessi in pronto soccorso nelle stagioni ’22-’23 e ’23-’24 a 1500 tra settembre ’24 a gennaio ’25, mentre i ricoveri sono passati da 2350 a meno di 600. 


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17 settembre 2025