Due Ferrari davanti a tutti. Lewis Hamilton il più veloce alla conclusione della seconda sessione di prove libere del GP d’Azerbaijan. Il sette volte campione del mondo è andato sotto al tempo della pole position dello scorso anno con un 1’41”293 che è 72 millesimi meglio della partenza al palo 2024 di Leclerc.
La Scuderia conferma di aver fatto bene il lavoro a casa con un inatteso uno due. Il britannico ha preceduto il compagno di squadra di 74 millesimi, trovando finalmente una giornata positiva visto che è riuscito a stare davanti a Charles che è lo specialista di questo tracciato.
Hamilton ha colto la sua prestazione con l’ala più carica delle due a disposizione, mentre Leclerc ha usato quella trimmata. Nel mini long run finale Lewis ha usato la mescola media, mentre il compagno si è dedicato alla soft, diversificando le strategie. La Ferrari ha fatto un lavoro molto rigoroso e lucido: l’unico brivido è venuto da una strisciata innocua sul muro di Leclerc. Hamilton, invece, sembra aver rialzato la testa, avendo rinunciato a combattere contro la SF-25, ma cerca di assecondare la rossa per quello che può dare. Il risultato è che Lewis si è riportato davanti a tutti.
Dietro alle due rosse spuntano le Mercedes ma con un distacco importante: George Russell è terzo a 477 millesimi da Hamilton, mentre Kimi Antonelli è ottimo quarto a un decimo dal compagno di squadra. L’inglese ha abortito il suo secondo tentativo dopo un traversone nel quale ha evitato di finire a muro, mentre il bolognese ha fatto solo un dritto in una sessione senza vere sbavature.
E le McLaren che avevano dominato in FP1? Lando Norris è solo decimo e Oscar Piastri addirittura 12esimo. Il britannico ha commesso un errore grave andando a rovinare la sospensione posteriore sinistra contro le barriere. Un botto che certamente ha tolto confidenza al pilota di Woking e che gli ha impedito di effettuare il breve long run. Va detto che la McLaren, per la prima volta, ha giocato a nascondersi: tanto Norris quanto Piastri erano i più veloci nei primi due settori e poi non chiudevano il giro rientrando ai box.
Una tattica insolita che non ha pagato perché i due piloti hanno fatto i conti con una MCL39 più scivolosa del solito in uscita di curva, tanto che anche il leader del mondiale ha baciato una barriera senza fare i danni di Lando. Oscar è sotto investigazione e dovrà presentarsi dal collegio dei commissari sportivi con l’accusa di non aver rispettato una bandiera gialla: rischia una penalizzazione che può condizionare il suo weekend.
In quinta posizione, davvero a sorpresa, troviamo Oliver Bearman con la Haas. Il giovane della FDA ha messo insieme un bel giro, nonostante sia stato vittima di un paio di lunghi (critico quello prima della chicane del castello). La macchina americana by Maranello se la cava bene anche con Esteban Ocon ottavo, anche se il francese è più indietro di un paio di decimi.
Max Verstappen è sesto con la Red Bull: l’olandese accusa un distacco di sei decimi dalla vetta. La RB21 non sembra ancora a posto e ce l’aspettiamo più competitiva domani. Il mondo Red Bull fa i conti con il risveglio di Liam Lawson settimo con la Racing Bulls che si conferma il più rapido nel T3, vale a dire la porzione del tracciato più veloce.
Questa volta Isack Hadjar è solo 13esimo con la VCARB 02, proprio una posizione davanti a Yuki Tsunoda che è tornato a nuotare nel suo brodo non appena si è alzata la soglia della competitività.
La Williams può essere soddisfatta di vedere Alexander Albon nono e Carlos Sainz undicesimo. Fra le due FW47 c’è un certo Lando Norris.
Gabriel Bortoleto con la Sauber è 15esimo davanti a Pierre Gasly con l’Alpine: il francese ha continuato a comparare le due soluzioni di ali posteriori, migliorando la sua prestazione, visto che in mattinata era ultimo. Ruolo che ha ereditato Franco Colapinto con l’altra A525.
In difficoltà le Aston Martin: questa volta Lance Stroll, 17esimo, ha fatto meglio di Fernando Alonso solo 19esimo con la verdona.