Tre persone sono morte in seguito ad un’esplosione avvenuta in una azienda nel Casertano. Lo scoppio si è verificato all’Ecopartenope di Marcianise che si occupa del trattamento dei rifiuti. Secondo le prime informazioni dei vigili del fuoco, la deflagrazione sarebbe avvenuta durante dei lavori di manutenzione agli impianti dell’azienda. Una quarta persona risulterebbe dispersa. Sul posto sono presenti diverse squadre dei pompieri. Stando a quanto riferito, le vittime sarebbero morte a causa dell’onda d’urto causata dall’esplosione di un serbatoio di oli esausti. I tre deceduti, tra cui il titolare dell’azienda, lavoravano su un capannone e l’esplosione li ha sbalzati in aria per diversi metri. Altri due lavoratori sono rimasti lievemente feriti. 

Le reazioni

Sul posto anche il sindaco di Marcianise, Antonio Trombetta che si dice “attonito per quanto accaduto”. Il primo cittadino è arrivato sul posto non solo per esprimere il dolore di una intera comunità, ma anche rabbia per quanto accaduto. “E’ inaccettabile – dice – che nel 2025 un operaio debba perdere la vita sul posto di lavoro: serve prevenzione”. 

“Un’altra tragedia intollerabile, di proporzioni enormi, che colpisce il mondo del lavoro nel nostro territorio. Le CGIL Caserta e Napoli e Campania, esprimono cordoglio profondo alle famiglie, vicinanza ai feriti e ai lavoratori coinvolti, e rabbia per le ennesime morti evitabili”. Così, in un comunicato congiunto, i due sindacati, a proposito dei tre operai morti. “Non si tratta di fatalità. È il fallimento di un sistema di fare impresa che uccide e che continua a non garantire sicurezza, chiediamo verità immediata su quanto accaduto, più controlli e ispettori e un piano straordinario per fermare questa strage silenziosa. Morire di lavoro è una vergogna nazionale. Ora basta”, si chiude la nota.