Kia spezza le etichette nel panorama europeo. Con la presentazione della K4, la Casa coreana porta sulle strade del Vecchio Continente un modello che sfuma i confini tra segmento C e segmento D, prendendo elementi da entrambi e mescolandoli in una hatchback attuale. Coerente alla filosofia Opposites United, ispiratore degli ultimi modelli, la nuova arrivata si inserisce in un momento dove da una parte parte il mercato chiede modelli elettrificati e sempre più connessi, e dall’altra una buona fetta di clienti sceglie ancora il termico.

Dimensioni da grande, look da sportiva

Alla presentazione Sjoerd Knipping, Chief Operating Officer di Kia Europe, ha dichiarato:

“Con il K4 dimostriamo come i nostri modelli possano offrire design dinamico, innovazione e tecnologia intelligente indipendentemente dalla motorizzazione”

Dello stesso avviso Pablo Martínez Masip, Vice President Product & Marketing:

“Abbiamo progettato il K4 per clienti che vogliono spingersi oltre, percorrere più strada e raccontare sé stessi attraverso ciò che guidano”

Tra il tetto sospeso, le maniglie posteriori nascoste nel montante e la firma luminosa Star Map (ripresa dall’ammiraglia elettrica EV9), il design fa tutto fuorché passare inosservato. A colpire subito è la verniciatura Sparkling Yellow, esclusiva per il lancio, che marchia la K4 come presenza inevitabile sulla strada, così da dare alla hatchback una presenza scenica degna di una concept car.

Lunga 4,44 m e larga 1,85, la Kia K4 si propone come anello di congiunzione tra i due segmenti, regalando però agli occupanti posteriori numeri da prima della classe: 964 mm di spazio per le gambe e 973 mm di altezza interna. In un’epoca in cui molte hatchback sacrificano la comodità in nome dello stile, i progettisti hanno agito controcorrente e il bagagliaio da 438 litri conferma la vocazione da tuttofare, utile tanto nei viaggi quanto nella gestione delle incombenze quotidiane.

La variante GT-Line aggiunge un tocco più aggressivo, con cerchi da 17 o 18 pollici, specchietti neri lucidi, minigonne e un volante sportivo a tre razze munito di paddle. E se il design guarda avanti, la gamma motori cerca di soddisfare gusti e opinioni differenti. In Europa saranno disponibili cinque powertrain, due dei quali già elettrificati.

Il 1.0 T-GDI benzina da 115 CV con cambio manuale a 6 marce, proposto anche con tecnologia mild-hybrid, è possibile abbinarlo al cambio automatico doppia frizione a 7 rapporti. Il 1.6 T-GDI benzina con 150 o 180 CV, viene accompagnato al doppia frizione di serie. Dal 2026 debutterà l’ibrido completo, tassello che mostra la volontà di Kia di accompagnare step by step la transizione elettrica. In sostanza, un modello pensato per adattarsi al cambiamento senza sentirsi spinti dentro a una transizione forzata.

Tecnologia che fa la differenza

Entrare nell’abitacolo del K4 significa confrontarsi con un approccio tipicamente coreano, intriso di tanta tecnologia, cucita addosso al guidatore. Il cruscotto panoramico integra un display da 12,3 pollici per la strumentazione, un secondo schermo da 5,3 pollici per il clima e un terzo da 12,3 pollici per l’infotainment. Il sistema ccNC (Connected Car Navigation Cockpit) unisce l’arsenale in un’unica interfaccia, supportata da aggiornamenti over-the-air e servizi digitali integrati.

La K4 introduce il nuovo ccNC collegato ai servizi Kia Connect, un sistema che va ben al di là della semplice navigazione e gli aggiornamenti OTA. Dal display puoi avviare lo streaming musicale, collegare l’auto a un hotspot Wi-Fi e persino ricevere consigli su ristoranti e percorsi tramite l’assistente vocale AI. Basta il comando “Hey Kia” per abbassare la temperatura, chiedere indicazioni o consultare il manuale digitale senza staccare le mani dal volante.

Della dotazione di serie fanno già parte Apple CarPlay e Android Auto wireless, alla quale versioni di punta aggiungono ricarica a induzione, hotspot Wi-Fi e l’appena citato assistente vocale AI. L’impianto Harman Kardon porta un suono da sala concerto dentro l’abitacolo, accompagnato da sedili in ecopelle bio-based capaci di adattarsi al clima, che sia inverno o estate. La chicca? Grazie all’ultra-wideband, la Digital Key 2.0 consente di aprire e avviare la K4 con lo smartphone, una funzione tipica di modelli premium.

Sicurezza al massimo

Sul fronte sicurezza, Kia ha sviluppato il pacchetto ADAS della K4 partendo da test mirati sulle strade europee, dove corsie strette e flussi di traffico imprevedibili obbligano a calibrare i sistemi al millimetro. Al volante emerge subito la sensazione di un’auto vigile, costruita per reagire prima ancora che il guidatore si renda conto del pericolo. All’inserimento della freccia, il Blind-Spot View Monitor proietta sul cruscotto l’immagine dell’angolo cieco, mentre il Blind-Spot Collision-Avoidance Assist utilizza i radar posteriori per frenare in caso di rischio di impatto laterale, prezioso soprattutto lungo le tangenziali trafficate, in cui scooter e moto passano a velocità diverse e con traiettorie imprevedibili.

Lo Smart Cruise Control 2 modula velocità e distanze in autostrada e, se il guidatore resta immobile in una situazione di emergenza, porta la vettura a fermarsi. L’Highway Driving Assist 2.0 aggiunge un livello ulteriore: corregge la posizione in corsia con micro-interventi sullo sterzo e gestisce i sorpassi, riducendo la fatica nei viaggi lunghi e rendendo costante l’andatura anche nei tratti più affollati.

In un contesto urbano, il Rear Cross-Traffic Collision-Avoidance Assist evita collisioni in retromarcia. La sua efficacia si percepisce specie all’uscita di passi carrai o parcheggi condominiali, quando un’auto o un ciclista compaiono all’improvviso. In questi scenari il sistema frena in autonomia, anticipando la reazione del guidatore. Il Surround View Monitor offre una visione a 360 gradi che semplifica le manovre in spazi stretti, con riferimenti chiari sulla distanza dal muro o dal marciapiede.

Infine, il Forward Collision-Avoidance Assist 2 sfrutta radar e telecamera di nuova generazione, distinguendo tra un ostacolo statico e uno in movimento. Così l’auto riconosce un pedone che attraversa, un ciclista che spunta da una via laterale o un veicolo che frena di colpo, intervenendo con frenate decise solo quando serve davvero. Dai primi chilometri, il K4 trasmette la percezione di una protezione costante, con i sistemi che lavorano in sottofondo e lasciano al guidatore la concentrazione sulla strada. È la prova che Kia ha capito il mercato meglio delle realtà storiche: offrire tutto insieme, prima che il cliente decida di guardare altrove.