La riforma della sanità regionale è tra le proposte che il centrodestra presenta agli elettori in vista delle prossime elezioni regionali. Il Consigliere comunale di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi, candidato ad un seggio per il Consiglio, in una note spiega che tra gli obiettivi c’è anche quello di eliminare l’assistenza gratuita agli stranieri in ingresso: “Riformare la sanità per lavare un sistema al collasso” scrive in una nota.
“La sanità toscana è in crisi profonda. Il buco di oltre 170 milioni di euro nel bilancio regionale, le liste d’attesa interminabili e l’insoddisfazione crescente tra operatori e pazienti ci impongono una riflessione seria e una riforma coraggiosa.
Dobbiamo rimettere al centro i bisogni dei toscani, tutelando la sostenibilità del sistema sanitario e fermando gli abusi che lo stanno distruggendo” afferma.
Uno dei punti più critic, secondo il consigliere Draghi, è “l’accesso indiscriminato alle cure da parte di cittadini stranieri appena entrati in Italia. L’assistenza sanitaria gratuita e universale per chi arriva sul nostro territorio senza aver mai contribuito è insostenibile. Chi entra in Italia deve essere curato, ma a proprie spese, attraverso un’assicurazione privata o un versamento forfettario annuale. Basta pesare sulle spalle dei contribuenti toscani”.
Draghi propone anche l’introduzione di una norma contro il turismo
sanitario fraudolento. “Troppi sfruttano le maglie larghe delle leggi sull’assistenza medica urgente ai clandestini per curarsi gratuitamente, senza alcun controllo. Si è creato un vero e proprio traffico di esseri umani, alimentato da chi lucra sull’immigrazione e sulla debolezza del nostro sistema.”
Infine, Draghi lancia due proposte concrete: l’introduzione del Daspo sanitario per chi aggredisce medici e personale sanitario, e la fine delle esenzioni dal ticket per i neomaggiorenni ospitati nei centri d’accoglienza.
“È ora di rimettere ordine. Ospedali e strutture sanitarie sono stati costruiti con le tasse delle famiglie toscane. Dobbiamo dare priorità nelle liste d’attesa e nelle RSA a chi vive qui da anni, non a chi arriva per primo. Lo strumento STP, nato per situazioni d’emergenza, oggi è diventato un escamotage per curarsi gratis: va ripensato profondamente. Con Fratelli d’Italia in Regione, la sanità tornerà a
essere un diritto per i cittadini italiani e per chi vive effettivamente qui, lavora e contribuisce alla crescita della Nazione, non un privilegio per chi approfitta”.
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