Il “metodo Diabolik” nella Curva Nord della Lazio sopravvive allo stesso Fabrizio Piscitelli, il narco-ultrà ucciso ormai sei anni fa, mentre era seduto su una panchina del Parco degli Acquedotti, a Roma, e aspettava probabilmente l’uomo che ha ordinato la sua pubblica esecuzione. Gli eredi di Diabolik continuano a esercitare pressioni sui giocatori biancocelesti (anche solo per avere biglietti) e tentano di farlo, indirettamente, sulla società, che invece – grazie al presidente Claudio Lotito – ha da subito dichiarato guerra a questo sistema.