La Confederazione democratica lavoratori sammarinesi guarda al futuro, all’invecchiamento della popolazione, che sarà la vera emergenza nei prossimi anni e mette in prima linea la figura dell’infermiere di famiglia e di Comunità, per pensare a una assistenza sul campo. “Mantenere anziani e soggetti fragili a casa – ha detto la segretaria Generale Milena Frulli in apertura del convegno sull’argomento – è una conquista della società”. Il convegno alla Sala Montelupo di Domagnano, ha messo a confronto proprio sulla figura dell’infermiere di famiglia, la realtà sammarinese con quella delle regioni limitrofe: Emilia Romagna e Marche. A dare uno spaccato del servizio sanitario è stato il direttore del Dipartimento socio sanitario. Pierluigi Arcangeli ha parlato di come cronicità e fragilità vadano curate sul territorio, come prevede la legge del 1977. Il Servizio domiciliare dell’Iss controlla il paziente a casa finché è possibile, poi subentrano i Centri Sanitari dislocati sul territorio, che trovano nelle ‘Case di comunità’ il corrispettivo oltre confine. Sull’esperienza dell’infermiere di famiglia già sperimentata con successo in Emilia Romagna, è intervenuto Domenico D’Erasmo, coordinatore per AUSL Romagna. Poi hanno preso la parola Claudia Silvagni, dell’Ordine professioni infermieristiche, Erica Adrario, coordinatrice del master di 1° livello di “Infermieristica di famiglia e comunità” che si è tenuto all’Università di Ancona, l’infermiera di condotta Valeria Robbiano”.