VERNOLE – Il suo nome torna nelle cronache a distanza di diversi anni. E non è un nome qualunque, quello di Andrea Carmine Pariti, 41 anni, di Pisignano (frazione di Vernole), perché undici anni or sono finì nelle maglie dell’operazione “Network”, una delle più grosse indagini mai portate avanti sulla criminalità organizzata salentina.
Non si sono presentati certo per caso, ieri mattina, alla porta della sua abitazione, nel piccolo e caratteristico borgo dell’entroterra leccese, i carabinieri della Sezione operativa della compagnia di Lecce. Sospettato – evidentemente – da diverso tempo di una ripresa delle attività illecite, un controllo mirato ha portato al ritrovamento di circa 90 grammi di cocaina, già suddivisa in dosi, oltre 430 di marijuana, un bilancino di precisione e ben 11mila euro in contanti.
La perquisizione domiciliare è stata messa a segno con il supporto dei militari della stazione di Vernole e dell’unità cinofila del Nucleo di Modugno, per poter sondare con accuratezza in ogni angolo. E ne avevano ben ragione, perché quando Pariti ha notato movimenti vicino casa e ha capito che stava per ricevere visite, ha tentato di sbarazzarsi di cocaina e denaro, usando un borsone, lanciato su un terrazzo.
Il cane ha antidroga ha fiutato la marijuana in casa, ma il resto è stato recuperato dai carabinieri che hanno pensato bene di perlustrare i terrazzi vicini, proprio dopo aver intuito che il 41enne potesse essersi liberato di tutto ciò che sarebbe risultato più compromettente.
Denaro e stupefacenti sono stati sequestrati e l’uomo dichiarato in arresto e condotto in carcere, in attesa della convalida, su disposizione del pubblico ministero di turno. È difeso dall’avvocato Marco Luigi Elia.
Piccolo ripasso su “Network”, per inquadrare il personaggio. L’operazione nacque dalla fusione di due filoni d’inchiesta, uno, “Alta Marea”, condotto dai carabinieri del Ros e l’altro, “Terra d’Acaia”, dalla Squadra mobile: vertevano sia sui traffici di stupefacenti, sia su una serie di estorsioni, in particolare a lidi balneari.
Condannato per quella vicenda a ben undici anni e otto mesi, con sentenza divenuta definitiva nel giugno del 2019, ora, dunque, Pariti si trova di nuovo invischiato nello spaccio di droga.
Il secondo arresto
Un altro arresto per droga, ma con rilascio immediato, è avvenuto a Otranto alle prime ore di oggi. Intorno alle 4 di notte, infatti, i carabinieri della Sezione radiomobile della compagnia di Maglie hanno fermato per le vie della Città dei Martiri un giovane di 24 anni di Melendugno. Viaggiava a bordo di un monopattino elettrico.
Sarà stato anche per l’orario piuttosto insolito, ma i militari hanno deciso di effettuare un controllo. E così, per prima cosa, hanno subito trovato una dose di cocaina e 480 euro in contanti.
Dopo aver appreso, subito dopo, che alloggiava in un b&b, hanno quindi deciso di fare qualche verifica anche nella sua stanza. E qui hanno trovato circa 35 grammi di hashish, 10 di marijuana e due bilancini elettronici. È scattato l’arresto in flagranza, ma il 24enne è stato contestualmente rimesso in libertà su disposizione del pubblico ministero di turno, che ha tenuto conto anche del fatto che fosse incensurato.
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