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Il murales con la formazione storica ideale che Jorit sta realizzando allo stadio Maradona, per adesso è composto da soli sei grandi campioni, ma quale sarà l’elenco completo dei giocatori che, per l’artista, compongono il “Napoli perfetto”?

Tutti ii dettagli sono contenuti in un documento che la Fondazione Jorit ha presentato al Comune di Napoli per ottenere il permesso di realizzare il murales lungo 40 metri e alto 4, compresi anche gli undici giocatori individuati.
I primi sei volti, già realizzati, rappresentano Dino Zoff, Kalidou Koulibaly, Peppe Bruscolotti, Ruud Krol e Marek Hamsik. All’appello mancano altri sei volti. Due sono già “leggibili”, quelli di Antonio “Totonno” Juliano e quello di Diego Maradona

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Gli altri quattro, secondo il documento consegnato dalla fondazione Jorit, saranno Ciro Ferrara, Antonio Careca, Dries Mertens e Edinson Cavani.

Il progetto spiegato da Jorit

Nella richiesta del permesso per creare il murales, la Fondazione Jorit spiega che “Il progetto si propone di raffigurare, attraverso 11 ritratti monumentali, i volti dei calciatori che più hanno segnato la storia del Napoli calcio, selezionati per rilevanza sportiva, impatto simbolico e rappresentatività nella memoria collettiva della città. Si tratta di un’iniziativa che intende connettere sport, arte e identità
territoriale, contribuendo a trasformare un muro di cinta in una galleria pubblica a cielo aperto, aperta alla fruizione di residenti, visitatori, studenti e tifosi.

Il linguaggio artistico scelto è quello dell’arte urbana realista che caratterizza l’opera di Jorit, artista noto in tutto il mondo per i suoi ritratti segnati dalle emblematiche strisce rosse, simbolo della “Human Tribe”, e per l’alto contenuto etico e civile dei suoi interventi pittorici”.La selezione degli 11 perfetti

La selezione degli 11 calciatori risponde a un criterio non soltanto tecnico ma, scrive la fondazione Jorit “anche affettivo, storico e simbolico” seguono i nomi degli uncidi calciatori prescelti con una breve biografia per ciascuno. Viene precisata l’assenza di scopo di lucro e, infine, si chiariscono i fini del murales.

  • Valorizzare un luogo iconico della città, quale lo stadio Maradona, non solo come impianto sportivo ma come spazio collettivo di emozioni, memorie e appartenenze;
  • Rafforzare il legame identitario tra la città e la sua squadra, tra le generazioni di tifosi e i simboli che ne hanno costruito l’epopea;
  • Creare un’opera accessibile, permanente e gratuita, capace di stimolare curiosità, partecipazione e riflessione;
  • Offrire un contributo concreto al decoro urbano, migliorando l’estetica di un’infrastruttura pubblica frequentata da migliaia di persone ogni settimana.