“Almeno 44 persone uccise dall’alba, 38 a Gaza City”

Almeno 44 persone sono state uccise dall’alba nella Striscia, di cui 38 nella città di Gaza: lo hanno riferito fonti ospedaliere ad Al Jazeera. L’attacco aereo ha colpito anche l’abitazione del fratello di Mohammed Abu Salmiya, direttore del complesso medico al-Shifa, uccidendo l’uomo e molti dei suoi figli, alcuni minori.

I dati indipendenti di Acled: più di 16mila palestinesi uccisi da marzo, solo 1.100 non erano civili

“Dal 18 marzo, Israele afferma di aver ucciso più di 2.100 operativi, sebbene i dati di Acled indichino che il numero sia più vicino a 1.100 e includa esponenti politici di Hamas, così come combattenti di altri gruppi”, si legge nel rapporto indipendente pubblicato dal Guardian. Più di 16mila palestinesi sono stati uccisi da quando Israele ha violato un cessate il fuoco di due mesi a marzo con un’enorme ondata di attacchi aerei sul territorio devastato, secondo le statistiche pubblicate dalle Nazioni Unite. I funzionari militari hanno comunicato la cifra di 2.100 ai media israeliani a metà agosto e da allora le stime interne israeliane potrebbero essere aumentate. I ricercatori di Acled potrebbero anche non aver registrato tutte le vittime tra i combattenti nel periodo di sei mesi, ma il loro totale include esponenti politici di Hamas.
Il Guardian, prosegue il quotidiano, ha rivelato il mese scorso che i dati interni dell’Idf indicavano un bilancio delle vittime civili dell’83% tra lo scoppio della guerra nell’ottobre 2023 e maggio di quest’anno. Il rapporto Acled ha inoltre rilevato che gli incidenti che comportano la demolizione di edifici a Gaza sono aumentati significativamente dalla ripresa delle ostilità a marzo, con 698 nei 15 mesi precedenti e 500 nei sei mesi successivi. Molti incidenti hanno coinvolto più di un edificio, hanno affermato i ricercatori.

Padre Faltas: “A Gaza in queste ore le persone stanno aspettando la morte”

A Gaza “le persone, che già da due anni soffrono, in queste ore stanno aspettando la morte, perché non hanno speranza di vivere”. Lo dice in un’intervista a QN l’ex vicario della Custodia di Terra Santa, padre Ibrahim Faltas. “I contatti con la parrocchia della Sacra famiglia e con i miei amici non sono molto frequenti – racconta Faltas -. Oltre ai beni di prima necessità, manca Internet. È veramente una tragedia. La città è ridotta ad un cumulo di macerie. Non esistono più neanche le tendopoli… Sono state sommerse dalle macerie delle torri abbattute negli ultimi giorni. Gaza è rasa al suolo. Al posto delle case, degli ospedali, delle scuole ci sono montagne di detriti, terra, polvere, oggetti e ricordi degli abitanti”.

Guardian: “Da marzo ogni 16 palestinesi uccisi 15 sono civili”

Circa 15 palestinesi su 16 uccisi dall’esercito israeliano dall’inizio della sua nuova offensiva a Gaza a marzo erano civili, secondo i dati raccolti dall’organizzazione indipendente Acled, specializzata nel monitoraggio della violenza. La notizia è riportata dal Guardian.
Il tasso di mortalità civile indicato da un rapporto di Acled (Armed Conflict Location and Event Data) è uno dei più alti mai registrati durante il conflitto e aumenterà la pressione internazionale su Israele con l’avanzata delle sue forze nella città di Gaza, costringendo fino a un milione di persone a evacuare e minacciando ulteriori vittime civili su larga scala. I ricercatori di Acled, sostenuta dai governi occidentali e dalle Nazioni Unite, hanno monitorato le segnalazioni di perdite subite da Hamas e dai gruppi armati alleati a Gaza, provenienti dall’esercito israeliano, da media locali e internazionali affidabili, da dichiarazioni di Hamas e da altre fonti, nell’arco di sei mesi.

“Un anello di fuoco a Gaza City”

Sarebbero almeno 17 i palestinesi morti dall’alba nella Striscia di Gaza, dove proseguono le operazioni militari israeliane. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera, che cita fonti mediche locali precisando che 14 delle 17 vittime si registrano a Gaza City. Fra i 17 morti, secondo l’emittente, ci sarebbe almeno un palestinese ucciso a colpi d’arma da fuoco mentre aspettava di ricevere aiuti umanitari nella zona centrale di Gaza. In precedenza il sito di notizie israeliano Ynet aveva rilanciato notizie di media palestinesi che parlavano di “pesanti bombardamenti israeliani e di un anello di fuoco in diverse aree di Gaza City”.