Era il 16 settembre 2000 quando in tv fu lanciata la prima edizione del Grande Fratello. I dieci concorrenti si ritrovarono da sconosciuti a famosi con un seguito di circa 16 milioni di spettatori. Un successo inaspettato. Tra loro anche Lorenzo Battistello, cuoco veneto cresciuto a Breganze, in provincia di Vicenza. Dopo 25 anni ha lasciato la tv. La cucina, invece, è la sua costanza. «Mi sembra un’altra epoca», dice al Corriere della Sera ripensando a quella Casa. «Non c’erano smartphone e nemmeno i social. È passato solo un quarto di secolo ma sembra un’eternità».
Il ricordo
Al provino si presentò puntando tutto sul suo essere veneto, per dimostrare che non è vero che «il veneto è polentone». Ed entrato in casa come effetto personale da portare scelse «un vino di Breganze». Ricorda con affetto quella Casa: «Anche se giro il mondo da 35 anni, il mio cuore è sempre lì», tra quelle mura in cui lui era «il papà di tutti: gestivo la spesa, cucinavo…».
È ancora legato ai suoi compagni: «Nel 2020 abbiamo creato una chat WhatsApp che oggi è ancora attiva» in cui l’unica assente è Daria Bignardi. «Lei non è nella chat ma abbiamo sempre avuto un bel rapporto. Ricordo che a “Mai dire Grande Fratello” a quei tempi c’era Paola Cortellesi che la imitava. Quando andai in studio partecipai a una gag in cui la “finta Daria” mi inseguiva e io scappavo. Perché sostenevano che Bignardi avesse un debole per me e arrossisse quando si rivolgeva a me». Tra le mancanze anche quella di Pietro Taricone: «Quando fui eliminato, fu il primo a sentire la mia mancanza. Mi resta il desiderio di potergli mandare un abbraccio, ovunque si trovi adesso».
I rimpianti
Il lancio del programma rivoluzionò la tv italiana e il successo fu straordinario con ascolti alle stelle: «La finale di quel Grande Fratello fu la prima a battere Sanremo con 16 milioni di telespettatori. Nessuno sapeva gestire la nostra popolarità. Non esistevano strategie di marketing adatte a quella trasformazione. Arrivammo tra la gente “come fratelli”.
Era una forma di popolarità che nessuno aveva mai visto».
L’unico rammarico: «La nomination che mi costò l’uscita. Quando mi legai a Marina, le altre ragazze lo interpretarono come un tradimento e votarono contro di me». E se tornasse indietro cambierebbe qualcosa: «Sono stato “il cuoco del Grande Fratello” quando i programmi di cucina non esistevano ancora. Oggi i cuochi sono delle rockstar: se le tempistiche fossero state diverse, magari avrei avuto un altro percorso».
Oggi
A distanza di 25 anni Battistello non ha lasciato la cucina ma ha saputo però reinventarsi: dopo il tumore nel 2018 e il Covid, ha scelto di cambiare. Ha viaggiato, ha cambiato luogo di lavoro ma ha lasciato la gestione diretta dei locali per «consulenze per marchi italiani, soprattutto veneti, che vogliono crescere in Spagna. Aiuto a costruire menù, eventi, catering. Porto qui la nostra cucina».
Ultimo aggiornamento: sabato 20 settembre 2025, 09:27
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