Il tecnico granata: “Atalanta avversaria di primissimo livello, dopo la sconfitta in Champions sarà arrabbiata”. Possibili novità a livello tattico: “Potremmo giocare a quattro dietro”

Dal nostro inviato Simone Battaggia

20 settembre – 16:38 – TORINO

Un’occasione in più per rafforzare l’identità e gli equilibri della squadra. Una settimana dopo la vittoria esterna contro la Roma e alla vigilia della sfida di domani all’Olimpico Grande Torino (ore 15), valida per la quarta giornata di campionato, il tecnico granata Marco Baroni interpreta così la gara contro l’Atalanta. “Sarà una partita importante, fondamentale. Troviamo un avversario di primissimo livello, abituato a giocare 50 gare l’anno, una squadra in salute sotto tutti gli aspetti. Hanno tanti giocatori di qualità, mi aspetto che stiano bene nel fisico come nella tecnica. E dopo la sconfitta in Champions sarà più facile che troveremo una squadra arrabbiata”.

sistemi—  

Baroni è tornato sul processo di costruzione dell’identità del Torino, che nelle prime partite ha mostrato moduli diversi: 4-2-3-1, 4-3-3 e infine il 3-4-2-1 di Roma. “Siamo in costruzione, in assemblaggio. Sono arrivati tanti giocatori, alcuni nel recente passato avevano avuto poco minutaggio. Stiamo lavorando per trovare un’identità forte di squadra. Soprattutto in questa parte di campionato l’importante è trovare una solidità e degli equilibri. Nel precampionato avevo già provato alcune situazioni. Noi saremo dentro un nostro sistema, ma deve essere funzionale alle nostre qualità e alla nostra attitudine. Non vedo problemi se finora abbiamo optato su certe soluzioni in virtù di questa necessità di solidità ed equilibrio”.

difesa—  

Con l’indisponibilità di Adam Masina – affaticamento muscolare, sta svolgendo fisioterapia -, Baroni ha spiegato quali opzioni potrà avere in panchina, specie nel caso in cui contro l’Atalanta dovesse optare per la conferma del 3-4-2-1 di Roma: “Tameze ha già fatto 28 partite da difensore centrale, lo stesso Dembélé sta lavorando. Non escludo comunque che ci possa essere una variante da questo punto di vista. Più del sistema, comunque, la cosa importante è l’interpretazione. A Roma è andata bene ed è vero che domani giochiamo con avversario simile, ma più importanti saranno l’attenzione, l’atteggiamento, la ferocia agonistica. Non escludo il ritorno alla difesa a 4, contro la Fiorentina abbiamo giocato con il 4-3-3 tenendo bene il campo. A Roma c’era invece l’esigenza di tenere i loro trequartisti. C’è ancora una seduta di allenamento, lì farò delle valutazioni”.

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i singoli—  

Baroni ha poi detto la sua sulla possibilità di schierare due attaccanti. “Ora stiamo cercando di trovare un equilibrio perché la squadra arriva prima di tutto, i calciatori lo sanno. Quando l’avremo, Adams e Simeone potranno giocare insieme”. Poi un aggiornamento su Duvan Zapata: “Lo porto con noi perché ci può e ci deve dare un contributo. Sta lavorando duro per ridurre il gap, e si fa con gli allenamenti e con l’andare in campo”. Infine qualche battuta su altri singoli. “Casadei negli ultimi quattro anni non aveva giocato molto, ora lo fa con continuità. Ha grande energia, è un giocatore di spazio, mi ha sorpreso per attenzione e dedizione nel lavoro. Ha margini importanti e su quelli vogliamo lavorare. Aboukhlal giocatore d’impatto dalla panchina? In questa squadra non ci sono giocatori più bravi degli altri a subentrare. Finora hanno giocato in 20, 16 dei quali almeno una volta da titolare. Gli ultimi due quarti di partita sono più importanti, servono calciatori pronti. Zakaria sta crescendo, presto ci darà il suo contributo anche dal primo minuto, non soltanto dalla panchina come ha fatto bene a Roma”.