Roma, 20 settembre 2025 – Chi sono gli italiani più ricchi? Nella top dei HNWI ( acronimo inglese per High Net Worth Individual, ovvero individui con alto patrimonio netto), c’è una sola donna: Miuccia Prada. Secondo la classifica redatta da Ener2Crowd, la stilista occupa ‘solo’ l’ottavo posto con 6,85 miliardi di dollari. 

In testa – non è una sorpresa – troviamo Giovanni Ferrero (e famiglia), amministratore delegato dell’azienda dolciaria italiana più famosa all’estero. L’imprenditore, 60 anni, succeduto al timone della società nel 2011 alla morte del fratello, gestisce un patrimonio di 49,1 miliardi di dollari. Ferrero stacca di molto gli altri paperoni: il suo ‘gruzzolo’ doppia infatti quello di Andrea Pignataro, secondo in classifica con 23,9 miliardi di dollari. Il self made man bolognese, fondatore del gruppo Ion è alla guida di un impero di società attive nel settore della data analysis. Forbes lo piazza al 74esimo posto nel ranking mondiale. 

Sul podio il milanese Paolo Rocca, Ceo di Techint, colosso dell’ingegneria e delle costruzioni, che tocca quota 15,3 miliardi di dollari. Troviamo poi il patrimonio del defunto Giorgio Armani (12,1 miliardi di dollari) che verrà però suddiviso tra gli eredi. 

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Al quinto posto Giancarlo Devasini (11,5 miliardi di dollari), primo azionista e presidente di Tether, società che ha sviluppato e gestisce la criptovaluta USD₮. In primavera Forbes lo collocava al terzo posto della classifica dei più ricchi italiani, calcolando un  patrimonio doppio rispetto alla stima di Ener2Crowd  (22,4 miliardi di dollari). 

In sesta posizione c’è Piero Ferrari, l’imprenditore modenese erede del Drake (Enzo Ferrari), fondatore del Cavallino: 9,96 miliardi di dollari. Segue il gigante dell’editoria Francesco Gaetano Caltagirone (8,5 miliardi di dollari). Miuccia Prada, dicevamo, si colloca all’ottavo posto. Ma se unissimo il suo patrimonio a quello del marito Patrizio Bertelli, nono paperone in questa classifica con 6,81 miliardi, marito e moglie insieme andrebbe a insidiare la posizione di Rocca. 

Chiude la top ten Gianfelice Rocca, fratello di Paolo, presidente Techint e dell’Istituto Clinico Humanitas, con 6 miliardi di dollari. Anche in questo caso la ricchezza è di casa. 

L’Italia si conferma una calamita per le fortune globali. Secondo il recente Knight Frank Wealth Report, il nostro Paese si posiziona al primo posto in Europa per numero di ‘ultra-ricchi’ che lo frequentano, con oltre 15.900 individui il cui patrimonio supera i 30 milioni di dollari. Si badi bene: non si tratta sempre di residenti (che pagano le tasse in Italia). Anzi.

L’attrattiva del Belpaese, sottolinea Niccolò Sovico, CEO di Ener2Crowd, piattaforma leader negli investimenti ESG (Environmental, Social, Governance), risiede in un mix di politiche fiscali, stabilità, ricchezza culturale e l’inedito “valore del lusso sostenibile”.  ESG, stima che in Italia siano quasi mezzo milione gli HNWI con un patrimonio superiore al milione di euro. A questi si aggiungono 3,1 milioni di “sub-HNWI”, con un patrimonio di almeno 250.000 euro. Se anche solo una parte di questi investitori decidesse di indirizzare i propri capitali verso progetti sostenibili, il loro impatto sarebbe “decisivo”.