Appena oltrepassato un cancello di metallo e legno, immaginiamo di immergerci in un bosco di frassini, pini e lecci. Tra i sassi di piccoli sentieri ben definiti e il rumore discreto delle foglie e della fauna circostante, si stagliano tre scatole moderne, calate nel verde. Allora pensiamo, ancora, che queste tre box siano aperte, avvolte – e talvolta avvolgenti – verso quel bosco che sembra respirare e proteggere, tramutandosi in un rifugio modellato nel vuoto lasciato dagli alberi. Questo piccolo insediamento scivola lungo il crinale naturale del terreno, si adagia per poi spingersi nel vuoto grazie a una serie di tiranti che ne ancorano la struttura al suolo, in un terrazzo sospeso.

una minicasa bellissima nel boscopinterest

courtesy photo

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In un luogo come questo, è necessario progettare con poco. Ed è proprio in questa misura che si inserisce l’intervento di Delavegacanolasso, studio di Madrid specializzato in micro-case (che hanno brevettato come tini®) prefabbricate, che dialogano con il contesto attraverso interventi in situ. In questo caso, Fresnos è il piccolo insediamento spagnolo composto da un terzetto di blocchi prefabbricati, ciascuno con una funzione distinta. Uno, indipendente, accoglie lo studio; gli altri due, ognuno con camera e bagno en suite, si completano a vicenda tramite campate costruite ad hoc, che ospitano la zona giorno con sala da pranzo, soggiorno e cucina. Tutti gli ambienti si aprono sulla terrazza, spazio comune, esterno e coperto.

una minicasa bellissima nel boscopinterest

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I moduli si integrano con il territorio non solo per il minimalismo delle forme o la scelta dei materiali, ma per l’impronta ambientale che caratterizza l’intero progetto. Mattoni bianchi intonacati a mano si alternano ai volumi prefabbricati, che svettano lasciando emergere elementi in fango che sembrano affiorare dal terreno, pronti a essere ricoperti da edera e gelsomini. La pineta si trasforma così in un giardino vivo e cangiante, dove aceri e liquidambar si piegano ai colori delle stagioni e offrono rifugi ombrosi dal caldo. A completare profumi e fruscii, lo studio ha piantato fichi, limoni, aranci e altri alberi da frutto, insieme a varietà fiorite che arricchiscono lo spazio di contrasti e vitalità. Scivolando verso la parte più bassa dell’abitazione, un piccolo stagno artificiale ricuce il progetto con l’eterea bellezza della natura: raccoglie l’acqua piovana dal tetto e la restituisce, goccia dopo goccia, attraverso una tubatura in rame.

una minicasa bellissima nel boscopinterest

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Nella struttura lasciata grezza, nel legno e nelle cornici metalliche delle finestre, si legge la volontà dello studio di far sì che il progetto respiri con il bosco in cui si innesta. Che da questo sia influenzato, trasformandosi con il passare delle stagioni e trovando nel tempo un valore estetico aggiunto. I materiali sono autentici, non mascherati: enfatizzati in ogni ambiente, parlano di verità materica. Negli interni, il legno carbonizzato o termotrattato dialoga con la pietra calcarea, ruvida, lasciata al naturale, riconnettendosi con l’esterno in modo sempre diretto, lineare, pulito. E così l’architettura si fa quasi secondaria rispetto al giardino. Le strutture, leggere e sospese, restano minute, lasciando spazio a quello che è il vero cuore poetico dell’intervento: un giardino capace di interpretare lo spirito di un tempo in cui natura e costruito non sono in opposizione, ma si combinano in una volontà condivisa di travalicare le dicotomie e abitare nuove forme di coesistenza.

Il progetto ha partecipato all’open call dell’edizione 2024 di Best of Interiors di Elle Decor Italia dedicata alla categoria New Talent, promossa da Dexelance. In occasione del lancio dell’edizione 2025, partecipa alla nuova call. Candidati qui!

www.delavegacanolasso.com

Headshot of Ludovica Proietti

Ludovica Proietti ha studiato Architettura per non fare mai l’architetto. Dopo un master in Design ha conseguito un tirocinio con Domitilla Dardi e ne è diventata assistente, sia in cattedra che per la curatela di diversi eventi, specializzandosi in Storia del Design e dell’Architettura. Ha curato talk ed eventi inerenti al design presso lo spazio di co-working romano Ala/34 fino al 2019 e, attualmente, insegna in diversi istituti della capitale ed è senior editor per il blog Cieloterradesign. Consulente e giornalista freelance, ha a cuore la cultura del progetto contemporaneo cercando sempre di privilegiare prospettive mai scontate.