Trump ha cacciato anche la direttrice della sanità USA. È caos

Washington — È bastato un mese. Meno di trenta giorni dopo la conferma al Senato, Susan Monarez è stata estromessa dalla guida dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC), l’agenzia federale americana che sovrintende alla salute pubblica degli Stati Uniti. Una mossa che ha provocato reazioni di sdegno, dimissioni a catena tra i vertici, accuse di interferenza politica e il timore — concreto — che il sistema sanitario nazionale possa uscire profondamente scosso.

Advertisement

Chi è Susan Monarez e che cosa è successo

Susan Monarez è stata confermata come direttrice permanente del CDC dal Senato il 29 luglio 2025, con un voto quasi partitico, 51‑47. È la prima persona con un dottorato (Ph.D.) e non un titolo medico (M.D.) a prendere questa posizione dopo oltre settant’anni di storia dell’agenzia. Al Jazeera+1

Poco meno di un mese dopo la sua nomina ufficiale, il 27 agosto, l’amministrazione ha dichiarato tramite il Dipartimento della Salute (“Department of Health and Human Services”, HHS) che Monarez “non è più direttrice” del CDC. Secondo la versione ufficiale della Casa Bianca, la rimozione è avvenuta perché Monarez “non era allineata con l’agenda del presidente”  l’iniziativa “Making America Healthy Again”  e perché aveva rifiutato di dimettersi. Al Jazeera+3NBC New York+3Al Jazeera+3

Monarez, tramite i suoi avvocati, contesta invece la legittimità della mossa: sostiene che, essendo un funzionario confermato dal Senato, solo il presidente direttamente possa rimuoverla dalla posizione, e che non le sia stato notificato correttamente unlicenziamento prima che il HHS affermasse che «non è più direttrice». Al Jazeera+3Wikipedia+3The Irish Times+3

Il fulcro della tensione riguarda le politiche sui vaccini e la trasparenza scientifica.

  • Monarez avrebbe rifiutato direttive definite dai suoi avvocati “unscientifiche, pericolose”, che includevano l’imposizione di modifiche al calendario vaccinale infantile senza evidenza scientifica adeguata, oppure la richiesta di licenziare esperti del CDC contrari a tali cambiamenti. 

  • Si è parlato anche di pressioni affinché tutti i membri nuovi del comitato consulente per le vaccinazioni (ACIP – Advisory Committee on Immunisation Practices) venissero “avventati” dallo staff politico, e che il CDC sottoponesse ogni decisione vaccinale a un controllo politico prima di renderla operativa. 

Robert F. Kennedy Jr., Segretario alla Salute, è al centro delle contestazioni: molti lo accusano di essere un “scettico sui vaccini” o comunque di voler imprimere una svolta ideologica nel funzionamento del CDC. 

Le conseguenze immediate: dimissioni, vuoto di leadership, allarme pubblico

Non è stata solo la direttrice Monarez a uscire di scena. Altre figure chiave del CDC si sono dimesse in blocco. Tra queste:

  • Debra Houry, Chief Medical Officer del CDC;

  • Demetre Daskalakis, direttore del National Center for Immunization and Respiratory Diseases;

  • Daniel Jernigan, direttore del National Center for Emerging and Zoonotic Infectious Diseases;

  • Jennifer Layden, direttrice dell’Office of Public Health Data, Surveillance and Technology.

Queste partenze amplificano il tema del “vuoto istituzionale” e della perdita di competenze professionali, in un’agenzia che già affronta sfide sanitarie complesse: epidemie, monitoraggio delle malattie emergenti, vaccini, e la gestione del rischio sanitario su tutto il territorio nazionale.

Inoltre, la confusione circa chi effettivamente controlli le leve decisionali — se il direttore tecnico, il Segretario HHS, o la Casa Bianca — sta generando tensioni non solo politiche ma operative. Dipendenti, esperti e governatori statali si interrogano su chi possa chiedere dati, raccomandazioni, comunicati, in che modo le politiche vengano elaborate, e quanto le evidenze scientifiche contino nel dibattito decisionale.

Quando si toccano enti come il CDC, le conseguenze non sono solo politiche ma concrete, con ricadute su milioni di persone.

  • La credibilità scientifica rischia di subire danni duraturi. Se viene percepito che i dati o le raccomandazioni sanitarie siano manipolate per ragioni politiche, la fiducia della popolazione cala. E in tempi di pandemia, vaccini, e minacce biologiche emergenti, la fiducia è una delle risorse più preziose.

  • Le politiche sanitarie, specie quelle preventive come i vaccini, hanno bisogno di continuità, rigore metodologico, trasparenza. Interruzioni, ripensamenti improvvisi, cacce a esperti contrari a decisioni politiche rischiano di provocare confusione nei cittadini, ritardi nella risposta alle malattie, e addirittura aumento del rischio sanitario.

  • C’è anche la questione costituzionale e legale: come accennato, Monarez sostiene che la rimozione non sia avvenuta secondo la norma che regola gli incarichi confermati dal Senato. Questo potrebbe portare battaglie giudiziarie.  

Il quadro politico e le strategie dell’amministrazione

Per comprendere perché sia arrivata a una rottura così brusca, bisogna considerare che l’amministrazione Trump, con l’apertura del nuovo mandato, ha lanciato molte delle sue iniziative sotto l’ombrello di “Make America Healthy Again” (MAHA), la grande strategia per la salute che include riforme al sistema sanitario federale, cambiamenti strutturali nell’HHS, revisione dei comitati consultivi, tagli al personale, e orientamenti diversi nell’uso della scienza e del ruolo regolatorio.

In questo contesto, la nomina di Monarez rappresentava un tentativo forse di bilanciare tra scienza e politica, almeno in apparenza. Ma quando la direttrice ha rifiutato alcune direttive che sarebbero sembrate allineate più con opinione politica che con evidenza scientifica, l’amministrazione ha deciso che non la voleva più. Cambiando subito vertici e rimpiazzandola con Jim O’Neill, già vice nel DC, come capo ad interim, la Casa Bianca ha ribadito che vuole un CDC più subordinato all’agenda politica definita dal presidente e dal Segretario alla salute.

Il caos di questi giorni pone alcune domande concrete per il domani:

  1. Legalità della rimozione: se Monarez riuscirà o meno a ottenere un accertamento in tribunale sul fatto che la sua rimozione sia avvenuta in modo legittimo. Se la Corte determinerà che solo il Presidente può rimuovere una figura del suo rango, potrebbe esserci un rimpallo tra potere esecutivo e Congresso.

  2. Stabilità operativa del CDC: con numerose dimissioni, il morale interno è basso, le decisioni di medio‑termine sono in forse, il personale esperto è ridotto, e alcuni progetti potrebbero subire ritardi o essere cancellati. Questo è particolarmente rischioso in vista di nuove epidemie, emergenze pandemiche e crisi ambientali.

  3. Ripercussioni politiche: sia sul piano interno, dove l’opposizione democratica già denuncia una deriva autoritaria o scientista‑politica, sia all’estero, dove la fiducia nel CDC (e negli Stati Uniti) come punto di riferimento per la sanità globale potrebbe indebolirsi.

  4. Reazione del pubblico e degli stati: gli stati dello U.S.A. spesso si affidano al CDC per linee guida, convenzioni, finanziamenti. Se queste linee guida cambiano spesso o vengono presentate come opinabili, gli stati potrebbero divergere in modo marcato tra loro, con conseguente disomogeneità nazionale nella gestione della salute

L’allontanamento di Susan Monarez come direttrice del CDC non è un semplice cambio al vertice; è la punta dell’iceberg di una più ampia battaglia tra scienza e politica all’interno dell’Amministrazione Trump. È il segnale che in politica sanitaria non si gioca solo con i numeri, ma con la credibilità e la vita di milioni di persone.

In un’epoca in cui le pandemie non sono più solo un presagio ma una concreta minaccia, quando ogni decisione su vaccini, emergenze sanitarie o malattie infettive ha bisogno di rapidità, competenza e fiducia, la domanda che serpeggia è: quanto resisterà il sistema se la politica continuerà a determinare non solo le direzioni ma le evidenze stesse?

Per ora, è caos. E in sanità, il caos ha costi che vanno ben oltre le dichiarazioni ufficiali.

FOTO Wikipedia

Aggiornamenti su Monarez, Sanità USA

AP News

Fired CDC chief Susan Monarez warns senators that RFK Jr. is endangering public health

3 giorni fa

The Washington Post

Takeaways from fired CDC director’s Senate testimony

3 giorni fa

Kennedy names his deputy Jim O'Neill as interim US CDC chief after Monarez firing

Reuters

Kennedy names his deputy Jim O’Neill as interim US CDC chief after Monarez firing

22 giorni fa