Morgan torna a far discutere. Ospite di Nunzia De Girolamo a Ciao Maschio, in onda oggi, 20 settembre alle 17.10 su Rai 1, il cantautore si è lasciato andare a una lunga riflessione sulla sua carriera, il mondo della musica italiana e i rapporti con gli artisti che sostiene di aver lanciato.






«Io sono marginalizzato da tutto il sistema, nonostante i successi che ho avuto», ha dichiarato, sottolineando come il suo lavoro non venga riconosciuto: «Adesso è uscito un film di cui ho curato le musiche, un documentario che ha vinto 47 festival in tutto il mondo, da Los Angeles a Londra, ma in Italia non ne ha parlato nessuno».


Morgan ha poi rivendicato un ruolo decisivo nella nascita di alcune delle voci più note del panorama musicale italiano: «Marco Mengoni esiste perché l’ho scoperto io. Nessuno lo dice, ma se non ci fossi stato io non esisterebbe. Così come Noemi, Michele Bravi e tanti altri».

Alla domanda se Mengoni gli sia stato riconoscente, l’ex leader dei Bluvertigo ha replicato: «Per niente. Il sistema non è riconoscente e lui, poverino, non può esserlo perché è circondato da persone che remano contro».

Non solo Mengoni. Morgan, sempre senza freni, ha persino confessato quale artista vorrebbe impersonare in una seconda vita: «Se potessi rinascere, vorrei essere Jovanotti per fargli fare cose migliori. Ha un grande pubblico, ma non lo sfrutta per fare musica intelligente. È molto furbo, si trasforma e cavalca tutte le epoche».




Ultimo aggiornamento: sabato 20 settembre 2025, 15:12





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