La Russia, nonostante le sanzioni e le perdite sul fronte ucraino, ha aumentato la produzione militare, concentrandosi su artiglieria, droni e missili a medio raggio. Secondo il comandante supremo delle forze Nato in Europa, Christopher Cavoli, Mosca dispone oggi di scorte di munizioni superiori a quelle combinate di Stati Uniti ed Europa.
Gli esperti mettono però in guardia: più che una guerra totale su larga scala, il Cremlino potrebbe ricorrere a una strategia “ibrida”, fatta di cyberattacchi (come quello recente agli aeroporti europei), sabotaggi a infrastrutture critiche, disinformazione e operazioni clandestine. Questi strumenti permetterebbero di destabilizzare l’Europa in tempi rapidi, senza dover necessariamente affrontare una guerra convenzionale aperta.