TRENTO. Sostegno per una maternità consapevole, educazione dei più giovani e interventi mirati per affrontare un tema, quello della genitorialità, di cui spesso si parla troppo poco. Il tutto mentre sullo sfondo il calo della natalità continua a rappresentare una delle maggiori sfide per il territorio e per tutto il Paese (e non solo). Sono molti i temi che Paola Demagri, consigliera provinciale di Casa Autonomia.eu, ha toccato in una proposta di mozione depositata oggi, nella quale si delinea un intervento chiaro e su due fronti: garantire la gratuità dei contraccettivi e dei sistemi protettivi per donne e uomini nella fascia “critica” (17-30 anni) e promuovere campagne informative rivolte ai giovani, alle scuole e alle famiglie per “diffondere una cultura della maternità consapevole e della salute riproduttiva”.
Proposte che, a livello territoriale, vanno come anticipato contestualizzate in una cornice più ampia: “Il calo delle nascite – dice infatti Demagri – non è solo un dato statistico: è una trasformazione profonda che riguarda il futuro delle comunità, l’equilibrio sociale, la sostenibilità dei servizi e la tenuta del sistema economico. In Trentino, come nel resto del Paese, la natalità è in costante diminuzione, e le proiezioni per i prossimi anni confermano un trend preoccupante. Ma dietro ogni numero ci sono scelte individuali, spesso condizionate da fattori economici, sociali e culturali. Non si tratta semplicemente di ‘fare più figli‘, ma di creare le condizioni affinché ogni gravidanza sia desiderata, consapevole e vissuta con serenità. E questo significa intervenire prima, con politiche di prevenzione, e dopo, con misure di sostegno”.
E proprio sulla prevenzione si concentrano gli interventi proposti dalla consigliera: “Nel 2023 – scrive – in Trentino si sono registrate 602 interruzioni volontarie di gravidanza, metà delle quali ha riguardato donne tra i 17 e i 19 anni. Un dato che impone una riflessione seria: molte giovani donne si trovano ad affrontare una gravidanza in un momento di fragilità, senza un lavoro stabile, senza una casa adeguata, senza servizi che permettano di conciliare tempi di vita e tempi di cura. La politica ha il dovere di intercettare questi bisogni e di agire con strumenti concreti. Non servono slogan, ma scelte responsabili che mettano al centro la persona, la salute, la dignità”.
“Ogni interruzione di gravidanza – si legge nella proposta di mozione depositata – è un atto invasivo, che può essere evitato attraverso un’adeguata informazione, accesso ai servizi e supporto dei professionisti sanitari. Questo dato evidenzia la necessità di rafforzare gli strumenti di prevenzione, in particolare attraverso i Consultori familiari, che rappresentano il luogo più adatto per offrire supporto, consulenza e assistenza“.
Per questo è necessaria una politica che guardi al futuro, continua Demagri: “Che non si limita a gestire l’emergenza demografica, ma che investe nel benessere delle persone, nella libertà di scelta e nella possibilità di vivere la genitorialità nel momento giusto, con le giuste condizioni. Una gravidanza non dovrebbe mai essere affrontata nel momento più difficile della vita, ma programmata con serenità, quando ci sono stabilità lavorativa, una casa dignitosa e servizi di conciliazione che permettano a uomini e donne di costruire un progetto di vita condiviso. La sanità territoriale ha già dimostrato, attraverso il Percorso nascita, quanto sia efficace una presa in carico continuativa, centrata sulla donna e sulla famiglia. È tempo che la politica ne raccolga il valore e lo rilanci, con una visione ampia e coerente”.
“Al fine di interpretare le politiche sanitarie – si legge ancora del documento depositato dalla consigliera – e attenendosi alle norme statutarie che reggono i criteri dell’autonomia è fondamentale che la prevenzione anche in ambito riproduttivo sia garantita in forma gratuita, accessibile a tutte e a tutti. Una politica che investe in questo senso non solo contribuisce a ridurre il numero di interruzioni, ma può anche accompagnare le persone verso una maternità consapevole e desiderata, generando un doppio effetto positivo: tutela della salute e promozione della natalità. La politica miope è regolamentata dagli slogan, la politica lungimirante guarda al futuro e alla centralità della persona in tutte le fasi della vita“.