La giornalista cinese Zhang Zhan, che aveva scontato quattro anni di carcere per aver documentato l’inizio della pandemia da coronavirus a Wuhan, è stata condannata ad altri quattro anni. Lo ha reso noto Aleksandra Bielakowska, una dirigente dell’organizzazione non profit Reporter senza frontiere (RSF), che si occupa della tutela dei giornalisti e del loro lavoro in tutto il mondo.
Zhang era detenuta in un carcere di Shanghai dove venerdì è stata giudicata colpevole di aver «provocato alterchi e disordini», una formula molto vaga che spesso viene usata dal governo cinese per incriminare attivisti e dissidenti, la stessa con cui era stata condannata nel dicembre del 2020. Non è chiaro come mai sia stata condannata anche adesso: RSF scrive che nell’agosto del 2024, pochi mesi dopo la sua liberazione, era stata di nuovo arrestata per aver documentato le violazioni dei diritti umani da parte del regime cinese. Da allora su di lei non si era saputo praticamente più nulla.
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