Cartellino rosso mancato a Orban e rigore per il tocco di mano di Joao Mario: i vertici Aia non hanno apprezzato

Quattro giornate, toni già alti ed errori che – come sempre – meritano sottolineature o anche provvedimenti. Antonio Rapuano, direttore di gara in Verona-Juventus, vivrà diverse delle prossime giornate in Serie B, probabilmente. La sua direzione ha mostrato lacune, soprattutto in una occasione, quella della sbracciata di Orban a Gatti. I vertici dell’Aia non hanno apprezzato, voti bassi: ripartire dalla B potrebbe essere una conseguenza.

era da rosso—  

Nel mirino, e poi nella furia di Tudor, due episodi di una gara che non ha convinto i vertici arbitrali. Il primo vede il calcio di rigore assegnato al Verona per palla che impatta sul braccio di Joao Mario: palla inattesa o no? Negli Anni 20, quelli odierni e col Var, il penalty diventa quasi automatico ma semmai c’è da andare alla radice, ovvero se renderli punibili oppure no, colpi del genere. Il fatto più eclatante riguarda invece la “carica” col braccio che Orban sfoga su Gatti: c’è una evidente consapevolezza nel voler andare a parare lì da parte del giocatore dell’Hellas, è condotta violenta con colpo che addirittura arriva al volto, parte ritenuta (giustamente) da anni degna di attenzione massima. Era un rosso chiaro, non giallo: e il Var, in questo caso, avrebbe potuto assistere di più, vista la dinamica. Insomma, Rapuano ripartirà dalla B: e la sensazione è che sarà il suo ambito per un po’.