Rimini, 21 settembre 2025 – Quello tra Andrea e Svetlana è un amore più forte dei confini e dei limiti. Il loro è un amore da campioni, non solo perché di medaglie al collo ne hanno collezionate tante nella loro seconda vita. Entrambi vittime di incidenti stradali, entrambi decisi a prendersi la seconda possibilità con una forza di volontà da applausi. E ci sono riusciti. Hanno lottato, anche fianco a fianco nello stesso team paralimpico di bici. E dopo avere dimostrato a loro stessi e al mondo che i limiti non ci sono, si sono presi per mano, arrivando fino all’altare. Si sono sposati l’8 settembre a Cattolica, dove hanno deciso di vivere. Andrea Casadei lo conoscono molto bene anche a Riccione. E’ una delle guide ciclistiche dell’hotel Dory, uno dei bike hotel.

Andrea nel 2009, in sella alla propria Ducati, ha avuto un grave incidente. I medici per salvargli la vita dovettero amputargli la gamba sinistra. Nel 2013 è salito in sella perché la parola arrendersi non faceva parte del suo vocabolario. Dal 2023 porta sulle salite del nostro entroterra i cicloturisti. Quando lo vedono rimangono sorpresi, salvo poi ritrovarselo davanti a fare il ritmo in salita e in pianura. Andrea al collo ha sei medaglie nazionali. E di fermasi a 44 anni non ne ha alcuna intenzione.

Svetlana Moskovich al collo ha un bronzo olimpico. Lo ha conquistato nel 2012 alle paralimpiadi di Londra, nella cronometro. “Se vogliamo essere precisi – sorride Andrea – è anche campionessa del mondo in tre distinte occasioni, la prima nel 2014, poi nel 2024 e anche quest’anno”. Ma la vittoria, forse quella più grande, è stata conoscersi. “Diciamo che nella sfortuna, quanto accaduto a entrambi ci ha permesso di conoscerci”. E adesso? “Siamo sposati, conviviamo da più di tre anni, stiamo benissimo e vorremmo anche allargare la famiglia”.

Marito e moglie si sono visti per la prima volta nel 2016. “Eravamo entrambi atleti del Team Equa”. Ma l’amore è sbocciato più tardi. “Proprio così, tre anni e mezzo fa”. Svetlana ha 42 anni. L’incidente che le ha cambiato le vita è accaduto quando ne aveva 21. Originaria della Russia, “dopo un primo intervento non andato bene, si è trasferita in Germania per farsi operare”. La lesione spinale, racconta Andrea, le permette di muovere le gambe, ma non di avere la forza per tenersi in piedi. “In Germania è rimasta otto anni, cominciando ad andare in handbike. Poi si è trasferita in Austria dove ha vissuto altri otto anni” ed infine “è arrivata con me a Cattolica. Qui ci troviamo molto bene entrambi. I romagnoli sono solari e direi che si è ormai abituata alla disponibilità che le persone qui dimostrano, le piace”. Oggi Svetlana è un’atleta dei gruppi militari austriaci avendo preso la cittadinanza austriaca. E’ laureata in lingue, ed ha imparato anche l’italiano. Nel giorno del matrimonio dalla Russia sono arrivati genitori, sorella e nipoti, tutti a far festa all’agriturismo ‘I Muretti’, dove si è svolto il banchetto di nozze.