Cinque presidenti di partito — Georges-Louis Bouchez, Raoul Hedebouw, Yvan Verougstraete, Samuel Cogolati e Paul Magnette — si sono riuniti mercoledì sera nello studio di RTL per un dibattito in occasione dell’inizio dell’anno politico. Al centro delle discussioni cinque temi: potere d’acquisto, situazione internazionale, sicurezza e assistenza sanitaria. I dibattiti sono stati accesi.

Durante la sequenza sul potere d’acquisto, si è assistito a uno scontro tra Georges-Louis Bouchez e Paul Magnette sui famosi 500 euro promessi dal MR e dagli Engagés tra un lavoratore e un disoccupato. Per il presidente del PS, i cittadini saranno ingannati.

“Il governo deve smettere di aumentare tutti i prezzi. Da quando MR e Engagés sono al governo, tutto aumenta. I famosi 500 euro promessi, i cittadini non li vedranno mai. Molti lavoratori ci perderanno, ad esempio quelli che lavorano di notte”, ha dichiarato il presidente socialista.

Il presidente del MR ha prontamente risposto, in particolare sui lavoratori notturni:

“Vi propongo un concetto di trasmissione con rilevatore di bugie: il signor Magnette ha detto così tante menzogne che non so da dove cominciare. Ciò che fate da settimane riguardo i lavoratori notturni è indegno: fate loro credere che perderanno. Il 100% dei lavoratori notturni manterrà esattamente gli stessi premi dalle 20:00 alle 7:00 del mattino. Gli unici cambiamenti riguardano futuri impegni nel settore e-commerce”, ha precisato “GLB”.

Raoul Hedebouw, presidente del PTB, ha aggiunto la sua critica, affermando che i 500 euro erano solo un’illusione:

“Avete promesso un aumento salariale di 500 euro. Avete mentito: saranno 100 euro nel 2029. Oggi, ciò che avete effettivamente deciso è bloccare i salari per i prossimi 3-4 anni. Niente oltre l’indicizzazione”, ha affermato.

Il presidente marxista ha approfittato per lanciare una stoccata al suo omologo liberale: “Bisogna vivere un po’ nella realtà, non tutti guidano una Mercedes GLE da 100.000 euro”, ha detto, riferendosi alle parole di “GLB”, Bouchez, durante uno scambio con una giornalista della RTBF (registrato a sua insaputa) riguardo la questione della carta PMR.