La sblocca subito il norvegese, poi Guardiola cerca di difendere il risultato virando sul 5-4-1 ma nel recupero il brasiliano beffa Donnarumma con un pallonetto


Dal nostro corrispondente Davide Chinellato

21 settembre 2025 (modifica alle 20:21) – LONDRA

L’uomo della provvidenza per l’Arsenal viene ancora dalla panchina. Come a Bilbao martedì in Champions, Gabriel Martinelli cambia i Gunners con un gol, stavolta quello che al 93’ fissa l’1-1 contro un insolito Manchester City. Avanti (in contropiede) con Erling Haaland dopo 9’, Guardiola pensa esclusivamente a difendersi nella ripresa, mettendosi addirittura con un 5-4-1 nell’ultima mezz’ora chiedendo ai suoi di mettersi a proteggere Donnarumma e lo striminzito vantaggio. Stava funzionando, fino a quando Arteta non ha di nuovo pescato il jolly col brasiliano spesso criticato ma che ha firmato un altro pesantissimo gol uscendo dalla panchina. I Gunners raggiungono Tottenham e Bournemouth (0-0 col Newcastle in una delle altre due partite di giornata) a quota 10 come primi inseguitori del Liverpool, anche se con 5 punti di ritardo: perdere sarebbe stato pesante, ma questo 1-1 sa di occasione sprecata. Il City invece conferma di essere ancora alla ricerca di sé stesso: vincere sarebbe stato un premio eccessivo, il pari è comunque un passo avanti anche se la sensazione è che ci sia ancora un gap col meglio che la Premier ha da offrire. Nella domenica della 5ª giornata anche l’1-1 dell’Aston Villa a Sunderland, nonostante un’ora in superiorità numerica. La squadra di Emery giovedì giocherà col Bologna in Europa League. 

LE CHIAVI—  

Haaland, col gol con cui finalizza un contropiede avviato da lui stesso, arriva a 6 centri nelle prime 5 partite in campionato, incredibilmente il suo peggior inizio di stagione in Premier. Eppure fa la differenza, partecipa alla manovra, e in questa improvvisata versione ultra-difensiva del City, fondata sulla certezza di avere il miglior centravanti e il miglior portiere del mondo, gioca un ruolo determinante. Come Donnarumma: il gol è più un’errore della difesa che suo, ma è il primo subito alla terza partita col City. Il suo impatto, la sicurezza che sta dando dietro, è già chiaramente percepibile. L’Arsenal conferma ancora una volta di avere un’infinità di armi a disposizione. Come Martinelli, uscito dalla panchina al minuto 80 e decisivo 12’ dopo. O come Eze, altra riserva che gli sforna l’assist. Arteta nella scelta della formazione iniziale ha avuto il demerito di non rischiare, ma poi ha fatto ancora una volta le scelte giuste con i cambi, a cominciare da Bukayo Saka, rientrato dall’infortunio nella ripresa. Per vincere finalmente qualcosa, in una stagione in cui l’Arsenal sembra una delle squadre più complete d’Europa se non la più completa, capire come usare tutte le soluzioni a disposizione è una missione fondamentale per i Gunners. Per raddrizzare una partita col City che stava diventando disperata, per evitare una sconfitta che avrebbe messo seri dubbi sulla capacità della squadra di Arteta di vincere le partite importanti, è servito ancora una volta il jolly Martinelli. Il premio è punto più che meritato. E per Arteta, l’essere diventato il primo allenatore a non perdere contro Guardiola per 5 partite di campionato consecutive. 

Fantacampionato, ci siamo! La classifica generale parte alla 6ª giornata – sei ancora in tempo per vincere auto, moto, e-bike e molto altro. Gioca ora!

LA PARTITA—  

Haaland che apre e chiude il contropiede vincente al 9’ indirizza la partita. Il City difende bene e l’Arsenal fatica a creare, anche se appena comincia il recupero Donnarumma deve superarsi per negare il pari a Madueke. Arteta comincia la ripresa con Saka e Eze, mentre Guardiola deve rimpiazzare l’ottimo ma ammaccato Khusanov con Nunes: i Gunners sono più intraprendenti, ma con Donnarumma sempre attento il City supera l’impatto iniziale. E poi si mette a difendere, coi cambi di Guardiola che rafforzano progressivamente la difesa. L’Arsenal non riesce a superare il muro blu fino al 92’, quando Martinelli, entrato all’80’, si infila lanciato da Eze tra Aké e Gvardiol e anticipa Donnarumma con un pallonetto. Beffando il City e l’improvvisa voglia di difendersi di Guardiola.