La spiegazione seconda la quale le ambizioni da podio sono state compromesse in qualifica è una mezza verità. Prendere il via di un Gran Premio dalla decima e dodicesima posizione non è l’ideale, anche su una pista come quella di Baku, tracciato che in passato ha offerto rimonte significative.

Il rischio è quello di finire in un treno DRS e di scorrazzare per le strade della capitale azera senza particolari ambizioni. Molti piloti hanno stazionato in quella che è stata la posizione conquistata nei primi giri, ma a ben vedere non proprio tutti.

Charles Leclerc e Lewis Hamilton sono perplessi di questa Ferrari

Charles Leclerc e Lewis Hamilton sono perplessi di questa Ferrari

Foto di: Bryn Lennon / Formula 1 / Getty Images

Al quinto passaggio Leclerc è sfilato in settima posizione ad un secondo dalla Mercedes di Russell. I due si sono ritrovati nello stesso metro di pista, ma sotto la bandiera a scacchi George è transitato secondo mentre Charles ha chiuso in una modesta nona posizione.

Ora, si può parlare di scelta di gomme (Russell è partito con le hard, Leclerc con le medie) così come di performance della monoposto, ma in questo caso la posizione di partenza centra ben poco. Russell ha superato in pista la Red Bull di Tsunoda, poi ha puntato su un overcut prolungato fino al trentanovesimo dei cinquantuno giri previsti, scavalcando Sainz, Lawson e Antonelli.

Frederic Vasseur, Team Principal Scuderia Ferrari

Frederic Vasseur, Team Principal Scuderia Ferrari

Foto di: Andrew Ferraro / LAT Images via Getty Images

Leclerc ha un’attenuante. “Ho anche avuto un piccolo problema alla Power Unit per alcuni giri” ha confermato Charles. “Abbiamo avuto un problema con il motore di Charles – ha spiegato Vasseur – dobbiamo investigare e, anche se era marginale, è stato sufficiente a impedirgli di superare in rettilineo, il che spiega perché siamo rimasti bloccati dietro Lawson”, sottolineando anche come la Ferrari sia partita dietro a Norris e sia arrivata dietro a Norris, alludendo al treno DRS che ha condizionato la corsa di diversi piloti.

I 51 giri di Baku hanno però proposto anche la gara di Russell. È noto da tempo che la Mercedes con basse temperature metta le ali, si era già visto lo scorso mese di giugno a Montreal, ma l’esempio di George serve per avere la prova che con una buona performance si possono disputare gare in rimonta a dispetto della posizione in griglia. Ci sta che la Ferrari in certe condizioni paghi un gap di performance sulla Mercedes, ma sarebbe stato così in ogni caso, anche con una super qualifica di Hamilton e Leclerc.

Il potenziale della Scuderia è migliore di quello che si può dedurre scorrendo la classifica di Baku, ma a penalizzarla sono state scelte non ideali nella gestione del weekend. “Ci sono due parti del lavoro – ha spiegato Vasseur – una è la pura prestazione e l’altra è l’esecuzione. In termini di prestazione abbiamo fatto un passo avanti dopo Spa, ma esserci qualificati in P10 e in P12 ieri non era quello che ci aspettavamo. Ora è importante identificare le aree nelle quali avremmo potuto fare meglio, perché abbiamo commesso qualche errore e abbiamo fatto qualche scelta sbagliata”.

Charles Leclerc, Ferrari

Charles Leclerc, Ferrari

Foto di: Joe Portlock / LAT Images via Getty Images

Ha pesato l’errore commesso sabato da Leclerc, ma ha pesato anche la scelta di partire con gomme medie (sempre con Charles) e in generale ha pesato una performance che non ha consentito di andare oltre un modestissimo bottino di tappa.

Alla fine, oltre ad errori e a scelte errate, resta il problema con cui la Ferrari fa i conti sin dai primi test stagionali in Bahrain. L’esercizio della coperta corta diventa sempre più complesso, perché ormai in archivio ci sono Gran Premi disputati con temperature alte, basse, con curve veloci, lente, medie, con sei mescole diverse, sull’asciutto e sotto la pioggia, su tracciati permanenti e cittadini. C’è sempre un ‘se’, ma alla fine c’è anche una costante, ovvero che questa monoposto non sarà mai vincente. Potrà centrare un successo, se tutto, ma proprio tutto, si allineerà nel modo perfetto. Viceversa, sarà molto dura….

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